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Cronaca via amadesi

La città ha reso omaggio al carabiniere antifascista Frignani

Venerdì pomeriggio la città ha reso omaggio alla figura del carabiniere antifascista Giovanni Frignani nato a Ravenna nel 1897 e ucciso dai nazisti alle Fosse Ardeatine nel 1944

Venerdì pomeriggio la città ha reso omaggio alla figura del carabiniere antifascista Giovanni Frignani nato a Ravenna nel 1897 e ucciso dai nazisti alle Fosse Ardeatine nel 1944. Le iniziative hanno preso il via con la cerimonia di intitolazione a Frignani della attuale via Amadesi, adiacente alla caserma dell’Arma (già intitolata a Frignani) lungo viale Pertini, dove è stata scoperta la targa che porta la seguente dicitura:

“Giovanni Frignani ravennate, tenente colonnello dei Carabinieri, esecutore dell’arresto di Benito Mussolini il 25 luglio 1943, protagonista ed organizzatore della Resistenza romana contro il nazifascismo dopo l’8 settembre.

Catturato dalla Gestapo, imprigionato e torturato nella sede del Comando tedesco di via Tasso, venne trucidato alle Fosse Ardeatine unitamente ad altre 334 vittime innocenti”, e mostrato il mosaico a motivi floreali realizzato dalle scuole d’arte di Ravenna.

Erano presenti il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, l’assessore agli affari istituzionali Massimo Cameliani, la presidente del consiglio Livia Molducci, il Comandante dei carabinieri Guido De Masi, altre autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e dei partigiani, privati cittadini.

intitolata una via al carabiniere Giovanni Frignani

Successivamente, nella Sala Preconsiliare della Residenza Municipale, si è svolto il convegno incentrato sulla presentazione del libro dedicato al carabiniere antifascista dal titolo “Ho servito come un buon soldato” da parte dell’autore, lo storico Alessandro Luparini.

I lavori sono stati coordinati dalla presidente del consiglio comunale Livia Molducci; erano presenti il Comandante dei carabinieri Guido De Masi e l’assessore agli affari istituzionali Massimo Cameliani che ha pronunciato, (in vece del sindaco assente per un incontro a Roma col presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta), il discorso celebrativo alla memoria di Giovanni Frignani.

“Oggi – ha sottolineato Cameliani - rendendo onore al sacrificio del tenente colonnello Giovanni Frignani vogliamo puntare i riflettori su un altro aspetto forse poco indagato di questa nostra storia: l’ampio e prezioso contributo delle Forze Armate alla lotta di Liberazione e il ruolo dei Carabinieri all’interno della cosiddetta “Resistenza armata” ma non solo di quella. La partecipazione dei militari italiani alla lotta per liberare l’Italia dal nazifascismo ebbe infatti diverse facce. Il ricostituito esercito italiano combattè a fianco a fianco delle truppe alleate. Ma oltre la cosiddetta resistenza militare, ci fu un’altra resistenza all’occupante tedesco e al governo collaborazionista di Salò. Protagonisti furono quei soldati italiani catturati dopo l’8 settembre. Centinaia di migliaia di soldati (moltissimi i Carabinieri) preferirono la durissima prigionia nei campi di concentramento nazisti piuttosto che rinnegare il loro giuramento di fedeltà”.

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