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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Sanità, Carradori (Ausl Romagna) sul caso automediche: "Non si torna indietro"

L'incontro della commissione consiliare faentina ha visto la partecipazione di Carradori (dg Ausl), Fratelli d'Italia critica sulle scelte. Intanto in ospedale i posti letto torneranno al numero pre pandemico. Neri (M5s): "Più dialogo con l'ospedale di Forlì"

Si è riunita lunedì pomeriggio in comune a Faenza la commissione sanità. Al centro dell’incontro consiliare i temi riguardanti la rimodulazione delle auto medicalizzate in particolare tra Faenza e Lugo, ma adottata anche in altre zone della Romagna da Ausl per far fronte alle carenze dei medici in Pronto Soccorso. Per questo, oltre al direttore generale dell’azienda sanitaria Tiziano Carradori, è intervenuto anche il direttore dell’Unità Operativa 118 ed Emergenza Territoriale Maurizio Menarini il quale ha fornito i dati del primissimo monitoraggio del nuovo sistema di soccorso soffermandosi in particolare sul mantenimento degli standard delle tempistiche nonostante il taglio di un’automedicalizzata tra le due città. A proposito di tale argomento, è stato rimarcato come nei prossimi mesi sarà operativa per una fascia oraria più ampia anche l’elimedica, e inoltre è stato dichiarato dai vertici di Ausl che l’equipaggio composto da medico e infermiere, operativo nel mezzo di soccorso a terra di stanza a Castel Bolognese (di giorno) e a Cotignola (di notte), sarà replicato con medico e infermiere anche a Ravenna dal mese prossimo. In ogni caso la scelta di ridurre le automedicalizzate è stata difesa continvintamente dal direttore generale anche in virtù dei primissimi dati esposti.

Per quanto concerne l’ospedale distrettuale di Faenza invece, il consiglio comunale aveva deliberato recentemente una mozione per chiedere ad Ausl di ripristinare completamente i posti letto come al periodo pre pandemico, di istituire il fast-track oculistico, ovvero la presa in carico veloce del paziente, diretta o attraverso la ricetta urgente del medico di base, e infine un maggiore dialogo operativo con l’ospedale di Forlì, ritenuto per vicinanza più idoneo a servire il territorio. Richieste che come ha confermato soddisfatto il consigliere Marco Neri (M5s): “Saranno portate avanti - spiega -. A Faenza siamo un po’ ibridi perché abbiamo un ospedale distrettuale che fa riferimento a Ravenna nonostante la vicinanza della città con Forlì. Per questo abbiamo chiesto di definire meglio il rapporto con le unità operative dell’ospedale Morgagni. Anche per quanto concerne il punto nascite. Sui posti letto, il dottor Davide Tellarini (direttore del Presidio Ospedaliero di Faenza), ha dichiarato che come da cronoprogramma al termine dei lavori i posti letto saranno ripristinati, ovvero si arriverà a tre in meno rispetto al periodo prepandemico, e che questi ultimi 3 potranno essere poi compensati in altro modo”. Infine l’introduzione del fast-track. Secondo il programma di Ausl sarà istituito a Faenza quello ortopedico dal prossimo aprile “e stanno lavorando - prosegue Neri - anche sulla presa in carico del paziente da parte del medico di medicina generale, e anche dall’ortopedico con la richiesta del medico. Un po’ più complicato invece sarà Otorinolaringoiatria e Oculistica, su questo ci hanno mostrato i dati”.

Per Alessio Grillini capogruppo di Italia Viva: “l’incontro in commissione è stato proficuo. Ci è stato spiegato che tutte le razionalizzazioni sono prodromiche al miglioramento delle cure primarie e quindi alla realizzazione della nuova Casa della Salute. A mio parere Carradori ha argomentato bene, per quanto ci riguarda la sanità resta un punto primario, ma non mi sento di fare contestazioni. Credo sia necessario vedere come si assestano le cose in particolare sull’automedica. Proprio perché l’argomento è delicato credo non sia opportuno fare critica o polemica a priori”.

Di parere nettamente differente invece Fratelli d’Italia, per cui è intervenuto il consigliere Stefano Bertozzi, sollecitato dalle dichiarazioni del direttore generale Carradori, in particolare quando ha parlato di tagli alla sanità e di aumento della spesa militare. Per il capogruppo meloniano “Sono dichiarazioni politiche, così come lo sono state le uscite sul farsi tirare per la giacca dal principe di turno. Non si può meravigliare quindi se viene poi attaccato politicamente. Venendo alla questione dell’auto medicalizzata è stata difesa la rimodulazione dicendo che non si torna indietro. E sono stati esposti dati positivi secondo i parametri degli ultimi anni. Su questo tema sarà il tempo a dirci se la scelta è stata giusta, e speriamo non sulla pelle dei cittadini. Inoltre le risposte sui benefici di questi tagli, relativamente al personale del pronto soccorso sono state evasive. A noi risulta che i dipendenti stiano dando meno disponibilità rispetto a quella che avrebbero potuto dare”.

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