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Cronaca

"Condomini collaborativi", i residenti si organizzano per gestire gli spazi comuni

Il progetto vuole favorire esperienze concrete di collaborazione tra il vicinato e sostenere forme di partecipazione attiva per la gestione dei beni comuni

“Condomini collaborativi”: così si chiama il progetto di Acer, l’ente che gestisce gli alloggi di edilizia residenziale pubblica per la provincia di Ravenna, e che ha vinto la selezione del bando regionale della partecipazione del 2017. Il progetto ha come obiettivo l’elaborazione partecipata di un nuovo regolamento che favorisca forme di partecipazione attiva dei cittadini assegnatari degli alloggi pubblici. Il regolamento verrà elaborato dagli stessi assegnatari e servirà a chiarire, sostenere e rendere più semplici le esperienze di autogestione condominiale e le buone pratiche di vicinato. Una volta elaborato, il regolamento approvato dal consiglio d'amministrazione di Acer Ravenna diverrà parte integrante del rapporto contrattuale con gli assegnatari delle case popolari.

“Condomini collaborativi” vuole quindi favorire esperienze concrete di collaborazione tra il vicinato e sostenere forme di partecipazione attiva per la gestione dei beni comuni, incentivando la collaborazione solidale tra le famiglie. In tal senso, il regolamento si configura come uno strumento di welfare generativo, facilitando l’attivazione dei residenti nel miglioramento della propria vita e del proprio contesto abitativo. Si tratta di un percorso in linea con la filosofia e le attività già messe in atto da anni da Acer Ravenna, in particolare grazie all'ufficio di Mediazione sociale. Il percorso partecipativo verrà gestito dalla cooperativa Villaggio Globale, partirà a settembre e avrà luogo negli spazi comuni e nelle aree verdi delle case popolari di Ravenna e provincia, che verranno così animate e valorizzate durante il percorso. Sono partner del progetto il Comune di Ravenna, il Comune di Faenza, il Comune di Castel Bolognese, l’Associazione Vip e il gruppo Gullinsieme. Oltre ai partner di progetto, verranno coinvolti le aziende pubbliche di servizi alla persona, Adl, sindacati degli inquilini, gruppi informali di residenti dell’erp e gruppi di cittadini attivi. Il progetto rappresenta un'innovazione a livello regionale, poiché si tratta del primo percorso partecipativo finanziato dal bando della legge regionale finalizzato all’elaborazione partecipativa di un nuovo regolamento.

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