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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Consegnate le borse di studio in onore della "colonna africana" del teatro delle Albe

Mandiaye N'Diaye entrò nel Teatro delle Albe nel 1989 e ottenne molti riconoscimenti. L'attore decise di tornare in Senegal per trasmettere ai ragazzi del suo villaggio natale la passione per l'arte e il teatro come opportunità per una vita migliore

Lunedì mattina si è svolta la cerimonia di consegna della borsa di studio dedicata all'attore senegalese Mandiaye N’Diaye, “colonna” africana del teatro delle Albe scomparso nel 2014. La borsa di studio, per questa prima edizione 2017, è stata consegnata ai due artisti Adama Gueye e Fallou Diop e all’organizzatore Moussa N’Diaye. “Ravenna non può dimenticare Mandiaye N’Diaye, colui che ha costruito un solido ponte tra questa città e il Senegal attraverso il suo lavoro di attore ma anche di cooperante - afferma l’assessore alla cultura Ouidad Bakkali - Sono diversi i progetti di cooperazione portati avanti dal Comune e improntati allo scambio e alla collaborazione in un costruttivo sodalizio tra enti e cittadini, su una strada ancora lunga da costruire, ma percorsa in maniera trasversale, ampia e democratica”.

Mandiaye N’Diaye entrò nel Teatro delle Albe nel 1989 e come attore ottenne riconoscimenti in Italia e all’estero. L'attore, che tanto amava Ravenna e l’Italia, a un certo punto della sua vita ha scelto di tornare a "casa", in Senegal, con un preciso obiettivo: condividere/trasmettere ai ragazzi del suo villaggio natale, Diol Kadd, la passione per l’arte e il teatro come opportunità per una vita migliore; costruire con loro un luogo di incontro per le culture che potesse contribuire a frenare l’esodo rurale, primo passo dei drammatici processi migratori. Ci è riuscito fondando il Takku Ligey (che in lingua wolof significa “Darsi da fare assieme”) Théâtre, con cui è stato al lavoro fino all’ultimo con lo spettacolo “Opera Lamb”, programmato al Ravenna Festival del 2014.

I tre attori e organizzatori premiati stanno partecipando a Inferno - chiamata pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri, prima parte del progetto La Divina Commedia: 2017-2021 di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, commissionato e prodotto da Ravenna Festival in coproduzione con Ravenna Teatro/Teatro delle Albe. La borsa di studio mira infatti a tenere vivo il dialogo Italia-Senegal che le Albe, il Comune di Ravenna, Ravenna Festival, Takku Ligey Italia, Legacoop, Confcooperative, Olinda, Cristina Mazzavillani Muti, Raffaella Sutter e tanti altri hanno portano avanti insieme a Mandiaye sin dagli anni '90. La borsa di studio è stata realizzata grazie al contributo di: Matilde Bedei, Camst, Maria Castellano, C.I.S.I.M, Comune di Ravenna, Angela Nevoso, Giuseppe Maniscalco, Cristina Mazzavillani Muti, Olinda, Raffella Sutter, Franco Tramonti, Ravenna Festival, Takku Likey, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.

Lunedì 17 luglio alle ore 20 al Cisim di Lido Adriano si terrà poi una cena tradizionale senegalese e gran sabar, per sostenere le attività di cooperazione internazionale dell'Associazione Takku Ligey. L'evento è realizzato nell'ambito del progetto “Stey Senegal-Synergies, Training, women, Youth”, realizzato dal Comune di Ravenna con il contributo della Regione Emilia Romagna e ha come obiettivo il sostegno allo sviluppo in Senegal. L'asse principale dell'intervento è costituito da attività educative e formative, che vedono come beneficiari da un lato la popolazione giovane della banlieue di Dakar, dall'altro la popolazione di Diol Kadd, in particolare donne e bambini. Puntando a una sempre maggiore partecipazione consapevole dei beneficiari delle attività mediante istruzione, formazione e training degli stessi, all'attività formativa tradizionale si affiancano attività di educazione non formale, che trovano nei laboratori della non-scuola del Teatro delle Albe il proprio obiettivo e metodo. Trasversale alle attività è l'attenzione posta ai giovani, ai quali si intende offrire opportunità di scambio, conoscenza, crescita professionale, valorizzando le loro organizzazioni e il tessuto sociale e fornendo una risposta al rischio di marginalità di cui spesso questa fascia della popolazione soffre. Le due iniziative si pongono l'obiettivo di rafforzare i ponti creati tra Italia e Senegal, portando a conoscenza della cittadinanza sia le attività di cooperazione internazionale, sia la cultura senegalese attraverso il ricordo della personalità di Mandiaye N’Diaye e del momento aggregante del gran sabar. 

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