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Cronaca Conselice

"Conselice allagata per altri 10 giorni": l'annuncio drammatico e la rabbia dei cittadini

Ormai una settimana dopo l'alluvione che ha colpito buona parte della Romagna, nessun altro comune risulta ancora così allagato. Ma i lavori di consolidamento dell'argine del canale in Destra di Reno proseguono senza sosta

Quello che sta succedendo a Conselice resterà, purtroppo, nei libri di storia. Sarà materia di studio per geologici e ingegneri idraulici. Ormai una settimana dopo l'alluvione che ha colpito buona parte della Romagna, nessun altro comune risulta ancora così allagato. A livello di estensione territoriale, sono 3.136 gli ettari allagati, pari a circa la metà dell’intero Comune di Conselice e 222 gli sfollati attuali che sono stati accolti nei centri di accoglienza di Conselice e Argenta. Nella giornata di oggi verranno consegnati a cura del sistema di Protezione civile circa 800 pasti sia a domicilio che presso la scuola media di Conselice.

A Conselice l'acqua invade ancora strade e case. Emergenze anche a Ravenna

Intanto proseguono senza sosta i lavori di consolidamento dell'argine del canale in Destra di Reno ed è stata ulteriormente rafforzata la stazione di pompaggio in località Botte Santerno a Villa Pianta, oltre all'altra stazione di pompaggio temporanea realizzata in prossimità del Reno. Continua anche l’installazione delle pompe che da giorni sono in azione per scaricare la pressione dal Canale Destra Reno e dal Canale Zaniolo. Sono 42 pompe che spostano 210mila litri d’acqua al minuto invertendone il flusso. Un'operazione che mette in campo le forze di tutti: gli imprenditori e gli agricoltori del Comune, i Consorzi di Bonifica, i vigili del fuoco, la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana.

IL VIDEO - Conselice ancora ricoperta dall'acqua: le impressionanti riprese aeree

La sindaca: "Allagati per altri 10 giorni"

Purtroppo "stante la delicata situazione degli argini, non è possibile pensare di far partire un'azione di pompaggio - chiarisce l'amministrazione - fino a quando gli argini non saranno consolidati. Di conseguenza il deflusso dell'acqua sarà inevitabilmente lento". "Il nostro territorio è stato investito in poche ore da un evento epocale dalla quantità d'acqua impessionante, oltre che dalla rottura di Sillaro per la seconda volta e del Santerno - spiega la sindaca Paola Pula, che nel pomeriggio di ieri è stata criticata da un gruppo di cittadini riuniti fuori dal Municipio - È come se fosse caduto quasi un metro d'acqua diffuso su tutto il territorio. Si tratta davvero di numeri impressionanti mai registrati fin'ora, che nessun territorio sarebbe stato in grado di assorbire".

Il problema adesso riguarda il deflusso delle acque, spiega la prima cittadina annunciando numeri drammatici: "Al momento le previsioni più realistiche indicano che ci sarà acqua per i prossimi 10 giorni. Un tempo davvero lunghissimo, che non dipende dalle forze messe in campo o dal lavoro portato avanti da tutti noi. Tutto dipende dal fatto che l'unico connettore in grado di portare via l'acqua da Conselice è il canale Destra Reno, che ha una situazione molto delicata dal punto di vista degli argini e che sta raccogliendo le acque in piena dei territori che stanno più a monte. È dunque una situazione davvero difficile per tutti, io per prima sono arrabbiata nel vedere case, aziende e campi invasi dalle acque e i sacrifici di una vita in frantumi. Sappiate che a Conselice ci sono centinaia di persone al lavoro per coordinare e portare avanti interventi di ripristino della normalità: oltre a personale del Comune, dell'Unione, della Regione Emilia Romagna, della Protezione Civile dell'Emilia Romagna, abbiamo il supporto tecnico-organizzativo della Regione Toscana che ha inviato qui la colonna mobile di protezione civile con quasi 90 volontari. Alcune zone stanno cominciando ad asciugarsi, come via Zoppa, e da martedì parte l'organizzazione delle operazioni di sgombero, pulizia, spurgo e raccolta del materiale alluvionato. Vi diremo le prime aree in cui potremo iniziare a lavorare. Non eravamo pronti ad affrontare una catastrofe del genere, nessuno lo era, neanche in città più grandi della nostra. Abbiamo passato ore davvero difficili, siamo di fronte a un'emergenza di portata nazionale che possiamo e dobbiamo affrontare tutti assieme".

Di qui l'invito ai cittadini, tra cui regna un comprensibile nervosismo, "a mantenere la calma", mentre si svolgono le operazioni di messa in sicurezza del territorio. Per l'accoglienza della popolazione sono in funzione i centri di Conselice e Argenta. Per ogni informazione e comunicazione relativa all'emergenza il numero del COC è 0545986952. Mentre nelle prossime ore - si assicura - verrà aperto l'ufficio Urp con orari straordinari per consentire ai cittadini di trovare le prime risposte alle loro necessità. Per fornire informazioni ai cittadini è stato allestito un punto informativo in piazza Foresti, vicino alla chiesa, accanto all’Unità Comando Locale dei Vigili del fuoco, mentre un’altra postazione è stata aperta nella frazione di Lavezzola.

L'aggiornamento di mezzogiorno

“Per quanto riguarda la situazione idraulica - spiega martedì la sindaca Pula - posso confermare con sollievo che ormai da diverse ore sono state chiuse le rotture che si erano verificate sui fiumi Sillaro e Santerno. Resta tuttavia ancora molto critica la situazione del deflusso delle acque in particolare sul canale Destra Reno: il sistema idraulico del territorio resta estremamente delicato e l’acqua continuerà a scendere lentamente”.

Grande attenzione in queste ore anche alle condizioni igienico-sanitarie, soprattutto nelle aree ancora invase dall’acqua, che ristagna ormai da giorni e non è pulita: dal Comune e da Ausl arriva la raccomandazione di non camminare a piedi nudi nell’acqua di proteggere adeguatamente la pelle dal contatto con l’acqua, anche con l’utilizzo di guanti e dispositivi di protezione individuale. Allo stesso modo è necessario evitare che i bambini giochino nelle aree allagate. Nelle aree asciutte o accessibili dai mezzi, a partire dalle prossime ore Hera ripartirà con la raccolta ordinaria dei rifiuti.

“Faccio un appello - conclude la sindaca Pula - alle famiglie di anziani e fragili, affinché si mettano in contatto con nostro Centro operativo comunale di Protezione civile al numero 0545986952 per consentire l’evacuazione di tali persone, che saranno accolte fino a cessata emergenza in strutture idonee”.

I soccorritori: "Persone senza acqua e luce sui tetti, le strade non esistono. Situazione indescrivibile"

Case distrutte, strade sommerse dall'acqua, persone isolate da portare in salvo. È uno scenario epocale quello che si sono trovati davanti i volontari della Croce Rossa di Livorno arrivati a Conselice per aiutare la popolazione tragicamente colpita dalla devastante alluvione che ha portato morte e distruzione. A raccontare la drammatica situazione è Cinzia De Gioia del Gruppo Opsa (Operatore Polivalente di Salvataggio in Acqua), impegnata insieme a Michele Scateni e Francesco Ceccarini nelle operazioni di salvataggio e assistenza: "Siamo stati attivati dal raggruppamento nazionale di Croce Rossa - spiega - e come Gruppo Opsa con specializzazione alluvionale ci hanno inviato a Forlì, dove siamo arrivati venerdì scorso. Poi ci hanno subito dirottati a Conselice e qui abbiamo trovato una situazione indescrivibile: case distrutte, strade inesistenti perché sommerse dall'acqua e persone in difficoltà che non avevano la possibilità di chiedere aiuto perché le linee telefoniche, sia fisse che per i telefoni cellulari, non funzionano". "Il comune di Conselice è una delle zone più colpite dall'alluvione, l'acqua che ha raggiunto anche i 2,5 metri - continua -. Siamo subito entrati subito in azione, abbiamo scaricato il gommone e ci è stata subito affidata una missione di ricerca e aiuto alle persone rimaste isolate".

"L'elicottero dei vigili del fuoco - prosegue De Gioia - dall'alto ci segnalava le zone dove andare e noi pagaiando raggiungevamo l'obiettivo. Molte volte le persone si trovavano sui tetti e sventolavano lenzuola o vestiti per farsi individuare. Le strade non esistono e non sono praticabili: soltanto grazie al gommone siamo riusciti a raggiungere molte persone e a portarle in salvo. Persone isolate, senz'acqua né luce, senza medicine e in alcuni casi anche con figli piccoli o disabili in carrozzina. Una l'abbiamo raggiunta pagaiando per chilometri in mezzo ai campi, con la corrente del fiume che ci ha reso tutto più difficile. Abbiamo salvato anche diversi animali che erano in difficoltà".

La solidarietà e l'impegno dei cittadini

Enorme la collaborazione dei cittadini, pronti a dare una mano e ad aiutarsi a vicenda in qualunque maniera si ritenga utile. "I cittadini si sono subito rimboccati le maniche - conclude De Gioia - e si sono resi disponibili ad aiutarsi a vicenda: quando un fiume stava per rompere l'argine, siamo tutti corsi a portare i sacchi per metterlo in sicurezza, cittadini e volontari fianco a fianco, come spesso accade in queste situazioni. Salvare le persone, che erano isolate da giorni è stato emozionante, loro continuano a ringraziarti per quello che hai fatto, ma per noi è una cosa 'normale', siamo lì per questo, per portare il nostro aiuto a chi ha bisogno".

"In alcuni casi abbiamo avuto anche delle difficoltà perché le persone, sopratutto gli stranieri, non volevano lasciare l'abitazione, per paura di perdere quel poco che gli era rimasto - conclude -. Abbiamo dialogato molto e abbiamo fatto capire loro che la situazione era critica e che rischiavano la vita. La sera e la notte la situazione era ancora più difficile a causa del buio, con le torce sopra i caschi e i fischietti ci facevamo riconoscere dalle persone. Hanno perso tutto, la casa, il lavoro, i campi sono allagati e il raccolto è andato distrutto, ma la loro dignità non la perderanno mai. È emozionante, hanno sempre una parola di ringraziamento e un caffè pronto, un'umanità unica". 

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