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Cronaca

Per il Consorzio Solco 70mila euro per contrastare la marginalità sociale

"Grazie al bando Unrra potremmo disporre di maggiori risorse da destinare ad Housing First - sottolinea Antonio Buzzi, presidente Solco -. I 70mila euro si andranno ad aggiungere ai 50mila già previsti, permettendoci di avere a disposizione un più alto numero di appartamenti da destinare alla marginalità sociale"

Il Consorzio Solco è tra i 29 vincitori del bando Unrra del Ministero dell’Interno con il progetto «Prima la casa» per il quale riceverà 70mila euro. Finalizzato a fornire risposte abitative a soggetti in situazione di marginalità, Prima la Casa si inserisce in una più ampia progettualità che, applicando il metodo dell’Housing First, coinvolge vari attori del territorio, fra cui il Comune di Ravenna, la cooperativa La Casa, l’Asp di Ravenna, il Centro di Salute Mentale, il Servizio Dipendenze Patologiche, e il Siil.

"Grazie al bando Unrra potremmo disporre di maggiori risorse da destinare ad Housing First - sottolinea Antonio Buzzi, presidente Solco -. I 70mila euro si andranno ad aggiungere ai 50mila già previsti, permettendoci di avere a disposizione un più alto numero di appartamenti da destinare alla marginalità sociale. L’aver vinto il bando Unrra ci convince ancora di più della forza di questo progetto, già sperimentato in diversi Paesi europei e che si basa sul diritto di ogni persona, che per diverse ragioni si trova in momentaneo disagio abitativo, ad avere un luogo sicuro in cui poter riprendere la propria autonomia".

I destinatari di Prima la Casa e Housing First vengono individuati fra persone senza fissa dimora, ex minori stranieri non accompagnati, pazienti psichiatrici e rientrano in attività finalizzate a raggiungere una maggior consapevolezza e autonomia nella propria condizione, promuovendo percorsi di inserimento sociale e attivando servizi di sostegno correlati. In un'ottica di superamento dell'assistenzialismo e di minor impatto economico, si prevede la coabitazione di più beneficiari all'interno della stessa unità abitativa ed una forte integrazione fra i servizi e gli attori coinvolti.

Un aspetto innovativo della progettazione riguarda inoltre il coinvolgimento di proprietari di immobili, che mettendo a disposizione del progetto le abitazioni da affittare, godrebbero di garanzie quali il restyling, la manutenzione, la redditività, eliminando così il rischio insoluti, a fronte della regolarità del contratto di locazione.

"Il progetto Prima la Casa - continua Buzzi - intende coinvolgere circa 20 persone, che, insieme ad altrettante coinvolte da Housing First, costituiscono un importante bacino di riferimento per realizzare una sperimentazione di un anno e diventare un modello per i territori limitrofi al Comune di Ravenna. Al momento siamo alla ricerca di appartamenti nel comune di Ravenna da destinare a questo scopo, quindi tutti i proprietari che hanno a disposizione degli immobili vuoti possono rivolgersi a noi, sicuri di non correre alcun rischio".

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