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Cronaca

Contagi in aumento in Emilia-Romagna: ma per ora non rischia la zona gialla

Donini: "Aspettiamoci che da novembre a inizio primavera, anche quest'anno, si possano avere queste ulteriori recrudescenze della pandemia. Il che però non significa che non si possano fermare"

La cabina di regia Istituto Superiore di Sanità - Ministero della Salute registra per l'Emilia-Romagna una valutazione della probabilità del rischio moderata, mentre la classificazione del rischio tende a un'alta probabilità di progressione in Campania, dove si registrano nella settimana 3800 nuovi casi, e in Puglia, con 1347 settimanali. Solo Molise, Sardegna, Valle D'Aosta e Basilicata hanno una stima di Rt puntuale, calcolato al 20 ottobre, inferiore a 1. Nessuna Regione provincia autonomia presenta un rischio epidemico alto. Sono i dati del martedì per quel che riguarda i ricoveri (nei reparti ordinari e intensivi) e il dato dell'incidenza del giovedì quelli che poi vengono elaborati e utilizzati per il monitoraggio dell'Iss ogni venerdì. 

L'assessore regionale alla salute e coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, a margine del convegno 'Area sanità', ha confermato: "I contagi sono in sensibile aumento. Anche noi registriamo un aumento significativo soprattutto per la popolazione non vaccinata, ma anche per coloro che pur essendo vaccinati non abbiano sviluppato una difesa anticorpale adeguata". Attualmente, "ancora reggono le ospedalizzazioni, non abbiamo una ripercussione critica sia nei reparti Covid sia nelle aree di terapia intensiva". Ma Donini ricorda come le prime tre ondate della pandemia furono con la stagione fredda: "Aspettiamoci che da novembre a inizio primavera, anche quest'anno, si possano avere queste ulteriori recrudescenze della pandemia. Il che però non significa che non si possano fermare".

"Inevitabile - visti i numeri - che il governo prolunghi l'utilizzo del green pass, uno strumento che ci sta dando una grande mano", ipotizza il presidente della regione Stefano Bonaccini. Tutte le altre Regioni fanno registrare una stima di Rt tra 1.2 e 1.4, secondo i dati Iss. La variante delta rappresenta la quasi totalità dei casi ed è anche dominante nell’intera Unione Europea, associata ad una maggiore trasmissibilità.

"L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare ed è ora al di sopra della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui casi con ricovero ospedaliero è sopra la soglia epidemica - si legge nell'ultimo rapporto della cabina di regia - Questo andamento va monitorato e controllato con estrema attenzione anche alla luce della intensa recrudescenza epidemica in corso nei Paesi vicini del centro-est Europa". I tassi di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia Covid riprendono lievemente a salire.

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