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Cronaca Cervia

Duro colpo al mercato del falso: sequestrate 2mila scarpe contraffatte

Nel corso del controllo i Finanzieri si sono imbattuti in una serie di calzature che riportavano sul lato quattro strisce bianche e che, ad una prima analisi, non apparivano riconducibili a nessuna specifica marca

Prosegue senza sosta l’attività di contrasto all’abusivismo commerciale ed alla contraffazione da parte della Guardia di Finanza di Ravenna, che nei giorni scorsi ha inferto un duro colpo al mercato del falso individuando a Cervia un deposito di merce illegale e sequestrando circa 2mila paia di scarpe sportive taroccate. Con l’approssimarsi della stagione estiva ed in vista delle imminenti vacanze pasquali e dei “ponti” festivi, che inizieranno a portare migliaia di turisti sulla riviera romagnola, le Fiamme Gialle ravennati hanno ulteriormente intensificato la loro costante attività di prevenzione e contrasto alla vendita abusiva di prodotti contraffatti, attraverso una mirata attività di intelligence volta ad individuare i possibili canali di approvvigionamento e di distribuzione che possono alimentare il mercato illegale in provincia, in modo da intervenire ancor prima che i prodotti contraffatti siano posti in vendita.

Già da qualche mese i finanzieri del Comando Provinciale di Ravenna hanno avviato sul territorio una serie di attività ricognitive che, anche grazie all’ausilio delle banche dati a disposizione, mirano ad individuare obiettivi sensibili sui quali puntare l’attenzione per intercettare flussi di merce contraffatta destinata ad alimentare la rete dei venditori abusivi (e non), che nel periodo estivo giungono in riviera per piazzare prodotti illegali.  Proprio nel corso di questi servizi anticontraffazione ed antiabusivismo, nei giorni scorsi una pattuglia della Guardia di Finanza di Cervia ha sottoposto a controllo un cittadino italiano mentre con il proprio furgone usciva da un magazzino di stoccaggio di calzature all’ingrosso. L’immediata verifica del carico trasportato ha permesso di scovare, occultate tra varie calzature regolari, un centinaio di scarpe sportive contraffatte. 

Acquisito tale fondamentale riscontro, le Fiamme Gialle sono così accedute presso il deposito dal quale era stato visto uscire il furgone, rinvenendo tra gli scaffali numerose calzature riproducenti dettagli e caratteristiche proprie di molte scarpe originali di noti brands sportivi, tra i quali “Adidas” e “Golden Goose”. Particolarmente ingannevole è apparso il meccanismo escogitato per rendere apparentemente “legali” alcuni modelli di scarpe riproducenti il marchio “Adidas”. Infatti, nel corso del controllo i Finanzieri si sono imbattuti in una serie di calzature che riportavano sul lato quattro strisce bianche e che, ad una prima analisi, non apparivano riconducibili a nessuna specifica marca. Tuttavia, ad un più attento esame, è emerso che una delle quattro strisce era semplicemente adesiva. Con un rapida manovra, dunque, poteva essere facilmente rimossa, lasciando così sul fianco della calzatura tre strisce bianche oblique, in tutto e per tutto identiche alle famose “Three Stripes” del marchio originale “Adidas”.

L’operazione delle Fiamme Gialle di Cervia si è conclusa con il sequestro di circa 2.000 paia di calzature sportive contraffatte e con la denuncia alla Procura della Repubblica di Ravenna di due responsabili per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e di vendita di prodotti industriali con segni mendaci. L’intervento recentemente portato a termine dalle Fiamme Gialle di Cervia si colloca nell’ambito delle molteplici attività che la Guardia di Finanza svolge quotidianamente in difesa del tessuto economico e produttivo provinciale, a presidio del libero mercato e della legalità ed a tutela dei cittadini e delle imprese rispettose delle regole.  La lotta alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale rappresenta, infatti, una delle priorità dell’azione operativa della Guardia di Finanza, ed è tesa non solo ad intercettare le partite di prodotti illegali, ma anche e soprattutto a disarticolare le filiere del falso, colpendo le componenti di approvvigionamento, produttive e distributive, così da interrompere i canali di alimentazione del mercato illegale diretti verso il territorio ravennate.
 

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