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Cronaca

Contratti "pirata" e straordinari oltre i limiti: evasione milionaria nel polo logistico

Le attività di indagine hanno interessato alcune aziende in regime di appalto all’interno di un polo logistico nel territorio di Ravenna

Abbattimento del costo del lavoro attraverso un contratto non corretto, superamento dei limiti del lavoro straordinario e della durata massima dell'orario di lavoro settimanale ed evasione: sono gli esiti accertati dal personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro a seguito di complesse attività di indagine, che hanno interessato alcune aziende in regime di appalto all’interno di un polo logistico nel territorio di Ravenna.

Le operazioni ispettive sono partite a seguito di mirati controlli svolti sull’intero territorio nazionale volti a intercettare, anche nella provincia di Ravenna, possibili ed eventuali "contratti pirata" (contratti firmati da associazioni datoriali e organizzazioni sindacali non riconosciute dallo stesso consiglio nazionale dell'economia e del lavoro). Gli ispettori hanno innanzitutto verificato che le imprese alle quali erano affidati - in appalto - i servizi di logistica/trasporti, applicassero correttamente ai lavoratori occupati il corrispondente contratto collettivo di lavoro al fine di individuare i corrispondenti obblighi retributivi e contributivi.

Le verifiche hanno interessato un centinaio di posizioni lavorative nel periodo dal 2020 al 2022. Gli ispettori, dopo articolati riscontri documentali e testimoniali, hanno scoperto che in realtà le imprese interessate applicavano un contratto collettivo completamente diverso rispetto non solo all’attività aziendale svolta in appalto, ma anche differente in riferimento alle reali mansioni dei dipendenti occupati nel polo logistico. La scelta di un Ccnl inadeguato era, nei fatti, giustificata da una finalità esclusivamente economica che aveva come scopo principale l’abbattimento del costo del lavoro.

L’espediente di un Ccnl meno oneroso, se non fosse stato intercettato dagli ispettori, avrebbe consentito di ridurre i costi d’esercizio e ricavare maggiori profitti e non avrebbe garantito ai propri dipendenti l’applicazione delle condizioni economiche più vantaggiose derivanti dal corretto inquadramento contrattuale. Ccnl non corretto ed estraneo anche rispetto ai servizi ricevuti in appalto. Inoltre, nel corso delle verifiche, è stato anche accertato che gran parte dei lavoratori superava il limite massimo dell’orario straordinario previsto e sono state accertate violazioni sull’orario massimo settimanale, con rischi anche dell’integrità psicofisica.

All’esito è stata rilevata un’evasione contributiva pari a 1.200.000 euro. Si ribadisce l’importante e necessario ruolo istituzionale svolto dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna sia come presidio dei diritti del lavoratori, ma anche di contrasto alle forme di concorrenza sleale a danno delle imprese.

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