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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

“Contratto scaduto da oltre 4 anni”: lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico

“I lavoratori del trasporto pubblico locale meritano rispetto e hanno il diritto di ottenere l’adeguamento del salario", afferma Marcello Santarelli, segretario generale della Filt Cgil Ravenna

Lo sciopero nazionale di venerdì, indetto da diverse organizzazioni sindacali, vedrà gli autoferrotranvieri incrociare le braccia per i loro diritti e per vedere riconosciuta la propria professionalità. "Cresce l’insofferenza per i gravissimi effetti sul salario causati dal mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto pubblico, scaduto da oltre quattro anni. Ne è prova la conclamata carenza nel mercato del lavoro di figure professionali come quella degli autisti. Ormai nessuno vuole più fare il conducente di autobus per un salario di 1.200 euro al mese, per di più dovendosi pagare una patente che ne costa 5.000". Questo è quanto afferma la Filt Cgil ravennate in merito allo sciopero che, in provincia, si svolgerà dalle 8,30 alle 12 e dalle 15 fino a fine servizio.

Dopo lo sciopero nazionale del 14 gennaio, i dipendenti del trasporto pubblico locale tornano quindi a manifestare per il proprio contratto nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre del 2017. “I lavoratori del TPL meritano rispetto e hanno il diritto di ottenere l’adeguamento del salario – spiega Marcello Santarelli, segretario generale della Filt Cgil Ravenna -, per questo domani sciopereranno per 24 ore. La Filt Cgil esprime il rammarico per il fatto che gli utenti del servizio del trasporto pubblico debbano subire dei disagi. Nello scusarci con i cittadini per i disservizi, chiediamo la loro solidarietà e comprensione delle ragioni dei tanti lavoratori che ogni giorno si sforzano per offrire loro il miglior servizio possibile. Nel rispetto delle fasce di garanzia stabilite in ambito locale, si è convenuto di adottare i seguenti orari di adesione allo sciopero in tutta la provincia: per il personale urbano, suburbano ed extraurbano, personale traghetto, biglietterie e personale front office dalle 8,30 alle 12 e dalle 15 fino a fine servizio”.

"In questi anni durissimi di pandemia - prosegue il sindacato - i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno garantito un servizio essenziale, con abnegazione e senso civico, nonostante le tante difficoltà, mettendo a rischio anche la propria sicurezza per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Ad oggi le Aziende del TPL, rappresentate da Asstra, Agens e Anav, continuano a manifestare indifferenza nei confronti dei lavoratori e non hanno fatto neanche lo sforzo di procedere a una convocazione del tavolo di confronto, segno evidente della loro volontà di rinviare quanto più possibile la soluzione della controversia e il confronto per il rinnovo del contratto".

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