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Cronaca

Cosa finisce nelle tavole? Operazione 'Natale Sicuro': sequestri nel ravennate

Negli ultimi 20 giorni, i Carabinieri hanno effettuato controlli in industrie di prodotti dolciari, pasticcerie, mercati ortofrutticoli ed ittici, depositi alimentari e caseifici

Sequestri anche in provincia di Ravenna nell'ambito dell'operazione "Natale Sicuro" dei Carabinieri del Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) e Nas (Nuclei Antifrodi Carabinieri). Gli uomini dell'Arma hanno ispezionato un’azienda che, oltre a lavorare e conservare le “armelline” (frutto ottenuto dal seme del nocciolo dell’albicocca e della pesca che viene usato in gastronomia per il suo sapore amarognolo), si occupava anche dello smaltimento dei rifiuti dell’industria alimentare.

Approfittando di questa duplice attività, gli inquirenti hanno accertato che la ditta "lavorava e trasformava illecitamente i noccioli ritirati da altre industrie conserviere, non più idonei al consumo umano in quanto classificati come rifiuti destinati allo smaltimento, mescolandoli con altre materie prime alimentari e introducendoli illecitamente nella catena alimentare". I Carabinieri hanno sequestrato 400 quintali di prodotto finito (per un valore di 130 mila euro) in cui erano mescolati anche i rifiuti provenienti da noccioli di albicocca e pesca.

CONTROLLI A LIVELLO NAZIONALE - Negli ultimi 20 giorni, i Carabinieri hanno effettuato controlli in industrie di prodotti dolciari, pasticcerie, mercati ortofrutticoli ed ittici, depositi alimentari e caseifici. In tale quadro sono state eseguite oltre 2000 ispezioni – più di 100 al giorno - rilevando irregolarità nel 20% delle strutture controllate, accertando 600 violazioni alle normative nazionali e comunitarie, segnalando oltre 650 persone alle autorità giudiziarie e amministrative ed elevando sanzioni amministrative per 670 mila euro.

I controlli hanno portato anche al sequestro di 56 tra strutture, stabilimenti, depositi alimenti e laboratori. L’attività svolta ha consentito, inoltre, di individuare e sottrarre al consumo oltre 60 tonnellate di alimenti, tra cui 30 mila chili di prodotti di pasticceria e dolciari e 1000 chili di prodotti ittici di ignota provenienza, in cattive condizioni igienico-sanitarie, stoccati in ambienti inadeguati, con date di scadenza superate o venduti come produzione artigianale pur essendo industriali.

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