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Cronaca

Era stato arrestato 10 giorni fa: tunisino torna in manette per tentata estorsione

In particolare il malvivente avrebbe minacciato l’ambulante che se non l’avesse pagato nel giro di una settimana ci sarebbero state gravi e violente ripercussioni.

E' di due arresti il bilancio dei controlli svolti dai Carabinieri della Compagnia di Ravenna con la stazione mobile finalizzati a combattere il degrado e la criminalità nei punti nevralgici del capoluogo bizantino. Il primo caso si è verificato al mercato di piazza Sighinolfi, dove un tunisino 32enne, ha messo in atto un tentativo di estorsione ai danni un commerciante. In particolare il malvivente avrebbe minacciato l’ambulante che se non l’avesse pagato nel giro di una settimana ci sarebbero state gravi e violente ripercussioni.

Grazie al presidio mobile dell’Arma, l’uomo è stato immediatamente bloccato: l’estorsore, arrestato già dai Carabinieri solo dieci giorni prima per altri reati contro il patrimonio, non ha neanche dato una spiegazione. Si è trattato di un gesto compiuto senza una motivazione valida: semplicemente per l’uomo quella modalità rappresentava un guadagno come un altro di denaro. E’ stato portato in direttissima dove sono stati chiesti i termini a difesa, ma nel frattempo è stato accompagnato in carcere.

Nel secondo caso, gli uomini dell'Arma hanno arrestato un rumeno classe 90, in Italia senza fissa dimora e già con diversi precedenti; all’interno del supermercato di questa via Galilei, a Ravenna, è stato sorpreso da un addetto alla sicurezza. Il ragazzo aveva pagato alla cassa solo una bottiglietta d’acqua ma nello zaino aveva occultato bottiglie di superalcolici per oltre un centinaio di euro; non appena si è visto fermare dall’addetto dell’esercizio commerciale, il malvivente si è dato alla fuga non curandosi di tutto ciò che gli stava intono.

Nello specifico, una commessa che si era avvicinata per controllare cosa avesse nello zainetto, è stata travolta ed anche trascinata per il braccio fino all’uscita. Grazie al tempestivo intervento dei militari il ragazzo è stato arrestato ed accompagnato in camera di sicurezza; la refurtiva è stata recuperata e riconsegnata, mentre la cassiera è stata accompagnata al pronto soccorso. Per lei solo un livido ed un brutto spavento.

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