Fermato a 50 km da casa, "Stavo andando in macelleria": la scusa non regge
Sono tante le scuse con le quali le forze dell'ordine si sono trovati a che fare in questi giorni durante i cosiddetti controlli "anticoronavirus"
Sono tante - dall'attacco di appendicite al finto colloquio di lavoro "alcolico" - le scuse con le quali le forze dell'ordine si sono trovati a che fare in questi giorni durante i cosiddetti controlli "anticoronavirus". L'ennesima scusa è arrivata da un 72enne di Ravenna che, controllato dai Carabinieri nel pomeriggio di lunedì nell’abitato di Sant’Agata Feltria (nel riminese) a bordo della sua auto, ha tentato di giustificarsi spiegando di stare per rientrare a casa dopo aver prima lavorato i campi e potato le piante in un suo terreno sito a Badia Tedalda, per poi fermarsi a Sant’Agata Feltria per fare acquisti in una macelleria del luogo - risultata tra l'altro chiusa. La giustificazione non è bastata a evitargli una denuncia.