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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Finanza, controlli a tappeto contro abusivismo e lavoro nero

La Guardia di Finanza ha attuato nelle giornate del 5 e 6 luglio scorsi, un vasto piano di controllo economico del territorio nel corso del quale sono stati impegnati 140 militari, organizzati in 62 pattuglie

La Guardia di Finanza ha attuato nelle giornate del 5 e 6 luglio scorsi, un vasto piano di controllo economico del territorio nel corso del quale sono stati impegnati 140 militari, organizzati in 62 pattuglie.  Il piano ha interessato l’intero territorio provinciale, dalle città di Ravenna, Cervia, Lugo e Faenza ai comuni ed alle frazioni dell’entroterra (Alfonsine, Bagnara di Romagna, Cotignola, Russi, Godo, Solarolo, Castelbolognese, Brisighella, Riolo Terme) e, in concomitanza con l’evento della “Notte rosa”, tutte le località costiere dei lidi ravennati e del litorale cervese, da Pinarella di Cervia a Casalborsetti.

In particolare, pattuglie di finanzieri “in divisa” hanno svolto la loro opera concentrandosi sulla prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della minuta vendita delle merci recanti marchi contraffatti oltre a garantire la sicurezza stradale ed il controllo del territorio tramite controlli stradali.    

Altre pattuglie, in abiti civili,  sono state impegnate in attività di contrasto al lavoro nero,  di ispezione sugli apparecchi e congegni tipo “Slot machine” ed al controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico della provincia.

In materia di scontrini e ricevute fiscali sono state impiegate 38 pattuglie per un totale di 76 uomini. Su 125 controlli eseguiti, 67 (il 53,6%) hanno portato alla constatazione di violazioni per mancata emissione di documenti fiscali, confermando la percentuale di irregolarità constatata nei primi sei mesi dell’anno (il 50%), attraverso gli 855 verbali elevati su un totale di 1.742 controlli.

Nel settore della contraffazione e abusivismo commerciale numerosi sono stati gli interventi eseguiti che hanno portato al sequestro di ingenti quantità di oggetti contraffatti (cd e capi di abbigliamento).

A contrasto del lavoro “nero”, 8 pattuglie, composte da 26 militari, in alcuni casi operanti congiuntamente al personale della Direzione Provinciale del Lavoro di Ravenna, hanno eseguito 11 interventi, sia presso strutture turistiche che in altre tipologie di esercizi commerciali (cantieri edili, negozi di abbigliamento e officine meccaniche). I controlli hanno consentito di individuare 5 aziende in condizioni di irregolarità (45% delle ditte controllate), delle quali una è stata chiusa in base alla normativa vigente.
 
In materia di capacità contributiva i controlli hanno riguardato gli utilizzatori di auto di lusso (in qualità di indici di ricchezza); in particolare sono stati controllati 15 automezzi ed altrettanti soggetti per i quali sono in corso i previsti accertamenti finalizzati a riscontrare la congruenza del valore del bene con il reddito dichiarato dagli stessi.

Al fine di verificare la regolarità delle apparecchiature e delle autorizzazioni, 8 pattuglie delle Fiamme Gialle hanno controllato 13 esercizi commerciali al cui interno erano presenti 98 apparecchi “con vincite in denaro” del tipo slot machine.

In materia di controlli stradali, le 17 pattuglie, composte da 38 militari impegnati “su strada” al fine di garantire la sicurezza, il controllo del territorio e reprimere comportamenti illeciti, hanno controllato 253 autovetture, identificato 280 persone ed elevato 5 verbali per infrazioni varie al Codice della Strada; un’autovettura è stata sottoposta a fermo amministrativo in quanto priva della copertura assicurativa. In questi primi giorni di luglio sono stati controllati 750 automezzi e 823 soggetti mentre nei primi sei mesi dell’anno sono stati controllati 21.500 auto e 24.500 persone.

Tali tipologie di operazioni “a massa” si inquadrano in consolidate metodologie di azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto “economico-finanziario” locale.

La “mappatura” del territorio e le correlate “analisi di rischio” sono infatti ormai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono i reparti della Guardia di Finanza al fine di meglio “mirare” ben più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di “infedeltà fiscale”.

Si evidenzia che il “Piano Coordinato” svolto ha avuto quale scopo non solo quello di tutelare gli operatori economici "regolari" dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, ma soprattutto con l’obiettivo di evitare che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente "svantaggiati" rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.
 

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