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Cronaca

Coronavirus, 14 nuovi casi nel ravennate: cinque di loro legati alla palestra

I casi di Coronavirus in provincia di Ravenna sono 114, con 14 nuovi infetti rispetto a domenica: a segnalarlo è il commissario regionale per l'emergenza Coronavirus Sergio Venturi

I casi di Coronavirus in provincia di Ravenna sono 114, con 14 nuovi infetti rispetto a domenica: a segnalarlo è il commissario regionale per l'emergenza Coronavirus Sergio Venturi. Nessun nuovo decesso segnalato nelle ultime 24 ore nella nostra provincia.

Nuovi casi legati alla palestra e a Faenza

Dei nuovi 14 casi, 7 sono relativi a uomini e altrettanti a donne. Sei sono ricoverati in ospedale, mentre 8 sono in isolamento domiciliare volontario poiché privi di sintomi o con sintomi lievi. Di questi pazienti, 5 avevano avuto contatti con la palestra di cui si è parlato nei giorni scorsi, due sono riconducibili a contatti al di fuori della provincia, un residente fuori provincia è ricoverato in una casa di cura privata del territorio mentre per gli altri rappresentano contatti con casi già accertati.

4 dei 14 nuovi casi sono relativi a residenti nel Comune di Faenza: "Si tratta di una ragazza di 23 anni e di un uomo di 46 anni, entrambi in buone condizioni ma in isolamento domiciliare, a cui si aggiungono due persone, entrambe ottantenni, purtroppo ricoverate all'ospedale di Ravenna non in terapia intensiva - spiega il sindaco Giovanni Malpezzi - I nuovi casi emersi parrebbero riconducibili in buona parte ad altri casi già identificati. Salgono così a 18 i cittadini risultati positivi al virus sul nostro territorio comunale, compresa la persona purtroppo deceduta all'ospedale di Forlì. Considerato l'andamento epidemiologico, non posso che ribadire il rigoroso rispetto delle misure di prevenzione disposte dalle autorità".

In Emilia-Romagna sono complessivamente 3.522 i casi di positività al Coronavirus, 429 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 12.054 a 13.096 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali. Complessivamente, sono 1.334 le persone in isolamento a casa (+134) perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 197 (28 in più rispetto a ieri). E salgono a 88 (+20) le guarigioni, 85 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 3 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 284 a 346: 62, quindi, quelli nuovi, che riguardano 41 uomini e 21 donne. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso gli approfondimenti per verificare se avessero patologie pregresse, anche multiple. I nuovi decessi registrati riguardano 23 residenti in provincia di Piacenza, 17 in quella di Rimini, 7 in quella di Parma, 7 in quella di Bologna, 4 in quella di Reggio Emilia e 4 in quella di Modena.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.073 (61 in più rispetto a ieri), Parma 707 (45 in più), Rimini 509 (84 in più), Modena 440 (73 in più), Reggio Emilia 241 (56 in più), Bologna 291, di cui del circondario imolese 90 (complessivamente 62 in più, di cui 18 a Imola e 43 a Bologna), Ravenna 114 (14 in più), Forlì-Cesena 103  (di cui a 52 Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e  51 a Cesena, 17 in più rispetto a ieri),  Ferrara 44 (10 in più rispetto a ieri).  

L'appello di Venturi: "Rinunciate alla corsetta mattutina, basta cazzeggio"

"Se sarà necessario, vieteremo anche la corsetta e la passeggiatina quotidiana": lo dice senza indugio il commissario, invitando per l'ennessima volta la popolazione a rispettare le regole restando a casa. "Con 197 persone in terapia intensiva, 28 più di ieri, o invertiamo la tendenza o andiamo veramente a rischio. Abbiamo più che triplicato i posti letto di terapia intensiva, ma tra ieri e oggi ne abbiamo consumati alcune decine; dopo, poi davvero staremo in casa tutti. Non mettiamo a repentaglio i posti letto semplicemente perché abbiamo voglia di fare la corsetta mattutina".

"Non è più il tempo delle passeggiate di cazzeggio – prosegue – ci stiamo giocando il futuro di questo Paese. Se serve impediremo anche le passeggiate. Non lo volete fare perché pensate che non sia così grave, perché non volete rinunciare alla vostra passeggiata o a trovarvi insieme, a fare un party con le birre. Allora pensate per un attimo alle persone che tutti i giorni, 24 ore su 24, lavorano in condizioni neanche del tutto sicure, che si prodigano per salvare vite e che a volte non ce la fanno. Rischiamo che il nostro servizio sanitario non riesca a far fronte alle esigenze delle prossime settimane, se non rimanete a casa vostra. E se non lo fate, qualcuno prenderà provvedimenti di carattere più coercitivo. Lo abbiamo già fatto, ma vedo che ancora qualcuno fa finta di nulla".

2.262 posti letto aggiuntivi già allestiti: 1.916 ordinari e 346 di terapia intensiva

Passano dai 2.097 di ieri ai 2.262 di oggi i posti letto già allestiti, tra ordinari (1.916) e terapia intensiva (346), per i pazienti colpiti da Coronavirus, grazie all’impegno messo in campo dalla rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. Nello specifico: 565 a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 572 a Parma (44 terapia intensiva), 328 a Reggio (48 terapia intensiva), 185 a Modena (49 terapia intensiva), 302 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (di cui 85 per terapia intensiva), 68 a Ferrara (21 di terapia intensiva), 242 in Romagna (in particolare: 124 Rimini di cui 22 per terapia intensiva; 46 Ravenna di cui 12 per terapia intensiva, 55 Forlì di cui 8 di terapia intensiva, 17 Cesena tutti per terapia intensiva).

In particolare, si sono aggiunti ieri a Piacenza due ospedali Covid grazie all’accordo con le strutture private accreditate del territorio: la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto. E anche l’Ospedale di Comunità di Bobbio, sempre nel piacentino, è Covid hospital da ieri. A queste strutture si affiancano, come Covid hospital, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, sempre nel piacentino. A Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.

Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nuova) come Ospedale Covid, oltre a Guastalla da oggi si aggiunge Scandiano. A Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi (dove è già attiva per pazienti COVID la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo. A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese. Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta. Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.

Punti triage

Si è aggiunta oggi una nuova tenda davanti all’ospedale di Piacenza che va a potenziarei 21 punti triage attivati finora in Emilia-Romagna dalla Protezione civile regionale davanti ai presidi sanitari per la sicurezza degli operatori impegnati a gestire l’emergenza Coronavirus: 3 nella città metropolitana di Bologna (2 nel capoluogo, davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, ed 1 a Imola); 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);  3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena città, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori e dove ieri è stata allestita una ulteriore tenda con funzioni di magazzino); 2 in provincia di Ferrara (ad Argenta ed a Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (a Meldola davanti all’Irst Centro oncologico); 1 nella Repubblica di San Marino.  

Volontariato

Ieri sono stati 104 i volontari operativi in Emilia-Romagna, per un totale di 1.445 dal 23 febbraio scorso. 

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