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Cronaca Faenza

Focolaio di Coronavirus di giovani tornati dalle vacanze: "Stiamo ricostruendo la catena dei contatti"

Negli ultimi giorni a Faenza si sono verificati diversi casi - ben sei negli ultimi due giorni - di Coronavirus relativi a un focolaio importato da alcuni ragazzi al rientro da una vacanza in Grecia

Negli ultimi giorni a Faenza si sono verificati diversi casi - ben sei negli ultimi due giorni - di Coronavirus relativi a un focolaio importato da alcuni ragazzi al rientro da una vacanza in Grecia. "Purtroppo la loro positività al virus è stata diagnosticata soltanto alcuni giorni dopo il rientro, a seguito del manifestarsi dei primi sintomi - spiega il sindaco Giovanni Malpezzi - Ciò ha determinato alcuni contagi anche con persone nel frattempo venute a contatto con loro. I servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl hanno già attivato le procedure per ricostruire la catena dei contatti a rischio nel frattempo intervenuti". 

Il primo cittadino faentino ne approfitta per raccomandare a tutti coloro che per lavoro o per turismo si recano in zone maggiormente a rischio di "rispettare scrupolosamente le prescrizioni igienico-sanitarie ben note, anche qualora nel Paese visitato vigessero misure meno restrittive delle nostre. Inoltre, al rientro da Paesi extra Schengen è necessario rispettare le prescrizioni dell'ordinanza regionale, mentre in caso di rientro da Paesi dell'area Schengen è opportuno comunque sottoporsi volontariamente al test sierologico, limitando i contatti con altri soggetti, in attesa dei relativi riscontri".

La nuova ordinanza: tampone obbligatorio a chi rientra da Grecia, Spagna e Malta

Come funzionano gli arrivi da area extra Schengen

Dal 14 luglio le persone che rientrano o arrivano in Italia da paesi extra Schengen sono sottoposte all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria. I Dipartimenti di Sanità Pubblica effettuano un tampone naso-faringeo all’arrivo e, in caso di negatività, un secondo tampone a distanza di 7 giorni e comunque prima della conclusione dell’isolamento fiduciario

Sono soggetti a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria le persone di rientro o arrivo in Italia da Paesi che non siano Stati membri dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria), Stati parte dell’accordo di Schengen (22 membri Ue - Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia – più Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein), poi Regno Unito di Gran Bretagna, Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano.

Chi arriva in Emilia-Romagna da qualsiasi Paese che non sia uno di quelli elencati, ai sensi dell’ordinanza numero 14 del 13 luglio 2020 del presidente della Regione sarà sottoposto all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria; verrà inoltre sottoposto a tampone nasofaringeo e, anche se negativo, a un secondo tampone entro 7 giorni e comunque entro la fine del periodo di isolamento fiduciario.

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