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Cronaca

Coronavirus, in 7 giorni oltre 2000 casi nel ravennate. Salgono i focolai in scuole, cra e ospedale

Sul territorio ravennate si registrano 2125 nuovi casi (la settimana scorsa erano 1451) e sono attualmente presenti 2592 casi attivi

Ancora in crescita in contagi Covid in Romagna. Nella settimana dal 14 al 20 marzo si sono registrate 6.336 positività (23.9%) su un totale di 26.484 tamponi. Dopo sei settimane di calo si registra per la seconda settimana consecutiva un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+1732) che percentuali (+3,6%). Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in crescita rispetto alla scorsa settimana. In totale sono ricoverati 161 pazienti, di cui 6 in terapia intensiva. In crescita il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni/100.000 abitanti in tutti i distretti dell’Ausl della Romagna. In continua riduzione da 5 settimane il numero dei decessi.

Sul territorio ravennate si registrano 2125 nuovi casi (la settimana scorsa erano 1451) e sono attualmente presenti 2592 casi attivi. Nella settimana di riferimento si sono registrati tre focolai nelle cra e due intraospedalieri. Salgono a 28 (la settimana scorsa erano 19) le classi in quarantena nella provincia di Ravenna (a Cesena sono 17, a Rimini 15 e a Forlì 1). Si tratta di 5 classi di scuola secondaria di primo grado e 23 di scuola secondaria di secondo grado.

Andamento Covid settimana 14-20 marzo

“I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario di Ausl Romagna - indicano un aumento del numero dei contagi, a conferma di una circolazione virale ancora molta alta. Tuttavia, all’andamento dei nuovi casi non corrisponde al momento stesso incremento dei ricoveri, in particolare nei reparti di terapia intensiva, grazie all’effetto vaccini che riduce nettamente i sintomi più gravi e preoccupanti della malattia. Questa risalita non deve allarmarci, deve piuttosto spingerci a prestare ancora molta attenzione ai nostri comportamenti. C’è sicuramente una minor percezione del pericolo Covid, ma la pandemia non è finita. Dobbiamo continuare tutti ad adottare le consuete misure di sicurezza, mentre chi si è immunizzato con due dosi deve proseguire con la terza perché il vaccino, soprattutto se a ciclo completato e con la terza dose ricevuta, protegge dal rischio di contrarre l’infezione in forma severa, con tutto ciò che ne consegue. Non è certo questo il momento di allentare la presa".

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