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Cronaca

Coronavirus, l'anomalia ravennate: qui oltre la metà dei nuovi casi in Romagna

Dei 622 nuovi casi romagnoli, infatti, ben 317 si sono verificati nel ravennate. Anche le classi scolastiche in quarantena sono molte di più nella nostra provincia

Resta stabile il tasso di positività al Covid in Romagna, pari al 2,4% come le scorse due settimane. Ma nel Ravennate si sta verificando un'anomalia di casi rispetto alle altre province, che l'Ausl Romagna sta studiando attentamente per cercare di capirne le cause. Nella settimana dall'11 al 17 ottobre in Romagna si sono registrate 622 positività su un totale di 25.908 tamponi, con un lieve aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+55). Stabile anche il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi in Ausl della Romagna negli ultimi 7 giorni, e attualmente tutti i distretti presentano tassi non superiori a 100 casi/100.000 abitanti - tranne il distretto di Faenza.

Andamento Covid settimana 11-17 ottobre

Più pesante la situazione nella nostra provincia: dei 622 nuovi casi romagnoli, infatti, ben 317 si sono verificati nel Ravennate (130 nel Riminese, 97 nel Forlivese e 63 nel Cesenate). Numerosi quelli nel Faentino (73), nella zona di Castelbolognese (41), dove si sono registrati vari studenti positivi a scuola, e in quella di Bagnacavallo (44), dove è scoppiato un grosso focolaio in una casa di riposo. Anche le classi scolastiche in quarantena sono molte di più nel ravennate, 10 contro le 5 di Cesena, le 3 di Forlì e l'unica di Rimini: 5 di queste sono classi di scuola primaria, 3 di scuola dell'infanzia e 2 di scuola secondaria di primo grado. Nella settimana sono risultati positivi al Covid 10 ragazzi ravennati tra i 14 e i 18 anni, 11 tra gli 11 e i 13 anni, ben 58 nella fascia 6-10 anni, 9 in quella 3-5 anni e 2 nella fascia 0-3 anni.

Rispetto alle previsioni del Piano aziendale, si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid che ci pone nel livello "verde2", ossia un livello di occupazione dei posti letto in malattie infettive maggiore del 70%. In totale sono ricoverati 58 pazienti, di cui 5 in terapia intensiva. Nell’ultima settimana si sono registrati 6 decessi. Questa settimana non si sono verificati focolai nelle strutture ospedaliere. In continuo aumento il numero dei soggetti vaccinati nei centri vaccinali aziendali (al 18 ottobre 823.270 con prima dose e 722.263 con seconda dose e 11.814 con terza dose a cui vanno aggiunte 69.250 dosi somministrate dai medici di base).

"I dati settimanali - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – seppur ci consegnino un lieve incremento di contagi, confermano una situazione tutto sommata confortante, considerato che il numero dei ricoveri e delle terapie intensive resta contenuto. Ma sappiamo che la situazione potrebbe anche cambiare, visto che con la stagione fredda il virus potrebbe rialzare la testa. Oltre al Covid, inoltre, è arrivato il momento di attrezzarci anche contro la circolazione del virus influenzale. Il 25 ottobre anche in Romagna parte la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale ed è importante che i cittadini ai quali è raccomandata aderiscano. In questo contesto la somministrazione del vaccino antinfluenzale è doppiamente importante: per ridurre le complicazioni legate all’influenza e, di conseguenza, gli accessi al pronto soccorso, ma anche per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid e influenza. Continuiamo quindi tutti a mantenere alta l’attenzione. Le raccomandazioni restano sempre le stesse: vaccinarsi e adottare le misure che ormai tutti conosciamo, distanziamento e uso delle mascherine. In questo momento è più che importante".

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