
Ravenna, guida alla città dei mosaici: le dieci cose imperdibili da visitare
La "città dei mosaici" ha molte cose da vedere, e sono tanti i turisti che annualmente visitano quella che è stata anche capitale dell'Impero Romano d'Occidente e che vanta ben otto siti Unesco
Chiese, piazze, musei, monumenti Unesco e mosaici: ma anche parchi ed elementi architettonici, senza dimenticare ville, palazzi e rocche che hanno fatto la storia della nostra città. Ravenna, la città dei mosaici", ha molte cose da vedere e sono tanti i turisti che annualmente visitano quella che è stata anche capitale dell'Impero Romano d'Occidente e che vanta ben otto siti Unesco: la Basilica di Sant Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilicia di Sant'Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano, la cappella Arcivescovile (o di Sant'Andrea), il Battistero degli Ariani, il Mausoleo di Teodorico e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe. Ecco, secondo la classifica stilata dagli utenti di Tripadvisor, quali sono le dieci cose assolutamente da non perdere. MA CE NE SONO TANTE ALTRE!
Basilica di San Vitale
La Basilica di San Vitale è uno dei più famosi e importanti luoghi di culto cattolici di Ravenna, esemplare capolavoro dell'arte paleocristiana e bizantina. Nell'ottobre del 1960 papa Giovanni XXIII la elevò alla dignità di basilica minore. La basilica è inserita, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'Unesco, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna"
Mausoleo di Galla Placidia
Il Mausoleo di Galla Placidia risalente alla prima metà del V secolo, dopo il 425, si trova poco distante dalla basilica di San Vitale. La sua identificazione funzionale con un edificio funebre e quella della sua committente, l'imperatrice Galla Placidia, sono ampiamente diffuse in ambiente accademico, ma non vi è certezza di nessuna delle due: l'edificio potrebbe essere stato una semplice cappella pertinente alla chiesa di Santa Croce, cui era collegata con un nartece poi andato distrutto, come un martyrium o un oratorio. Il mausoleo è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'Unesco, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".
Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
Nata come luogo di culto ariano, nel VI secolo la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo fu inizialmente consacrata a San Martino di Tours. L'attuale denominazione della basilica risale al IX secolo, periodo in cui le reliquie del protovescovo Apollinare, a causa delle frequenti incursioni piratesche sulla costa ravennate, per ragioni di sicurezza furono trasferite dalla basilica di Sant'Apollinare in Classe in quella intramuraria di San Martino che venne rinominata, appunto, Sant'Apollinare Nuovo.
Battistero Neoniano (anche detto 'degli Ortodossi')
Il Battistero Neoniano, detto anche 'degli Ortodossi', risale al V secolo. Prende il nome dal vescovo Neone che ne fece proseguire la costruzione dopo il suo predecessore Orso. L'appellativo degli ortodossi va invece inteso secondo il significato dell'epoca, che intendeva i cristiani della "retta" dottrina in contrapposizione all'eresia ariana.
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