rotate-mobile
Cronaca

Costantini: "Dopo la batosta è tempo di reagire". Un bonus per far viaggiare le famiglie italiane

Uno strumento fiscale in grado di generare un "effetto moltiplicatore" sul settore turistico e culturale. Per i viaggi si vogliono premiare gli spostamenti sostenibili

Il comparto turistico soffre per il caos creato dal Coronavirus e dopo l'allarme lanciato dai locali in difficoltà per le misure di contenimento del virus e per l'alto numero di eventi annullati, arriva una prima risposta dalla politica. Gli assessori al Turismo delle città capoluogo dell'Emilia Romagna hanno infatti inviato una lettera al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e agli assessori regionali Andrea Corsini (Turismo) e Mauro Felicori (Cultura).

Sono tre le richieste principali avanzate dagli assessori, dopo un confronto con sindaci e aziende del territorio. In primis l'attuazione delle politiche di sostegno, seguito da un dialogo con le istituzioni bancarie, due punti su cui certamente serviranno tempo e discussioni prima che Regione e Governo possano trovare un accordo. Più delineata sembra essere invece la terza proposta degli assessori emiliano romagnoli: il Bonus viaggi-cultura, un'idea lanciata dall'assessore ravennate Giacomo Costantini e sottoscritta da tutti i colleghi delle altre città.

"La priorità - spiega Costantini - è sostenere le imprese e naturalmente tutti i lavoratori e le competenze del comparto turistico-culturale".
Tutto parte da un'analisi dell'Istat relativa ai comportamenti di spesa delle famiglie italiane che indica come molte famiglie formate da 4 o più componenti abbiano difficoltà a permettersi una vacanza e come spesso la cultura finisca per essere penalizzata. Ecco perché la formulazione di un bonus relativo a viaggi e cultura finirebbe per avere un "effetto moltiplicatore" su tutto il settore turistico.

Il Bonus viaggi-cultura, ancora in fase si progettazione e discussione, assume dunque la forma di uno strumento fiscale, con l'ipotesi di detrarre le spese relative a trasporti, spettacoli teatrali, concerti, laboratori e visite ai monumenti. In pratica, conservando tutte le ricevute della vacanza si potrebbe portare le spese in detrazione. Una soluzione che "potrebbe favorire la ripartenza del mercato turistico interno - sottolinea Costantini - non possiamo solo tamponare, dobbiamo reagire e pensare al futuro".

Insomma, una misura per completare l'offerta balneare e culturale, un binomio vincente dell'Italia che altri Paesi non possono replicare. Un bonus che, sempre secono l'assessore ravennate, sarebbe da mantenere anche dopo aver superato la crisi Coronavirus. Da Costantini, infine, arrivano parole di rassicurazione ad aziende e imprenditori del territorio: "Stiamo sentendo la batosta, ma siamo impegnati nella riprogrammazione degli eventi in cantiere e nel riformulare la strategia di comunicazione. Bisogna stringere i denti".

Le caratteristiche del bonus

Pensato in particolare per le famiglie con due o più bambini, il bonus viaggi-cultura potrebbe essere sfruttato anche da coppie senza figli e single, chiarisce l'assessore Costantini. Naturalmente sarà introdotto un limite: una soglia massima che varia in base al numero di componenti della famiglia e dal suo reddito. 

Nella lettera firmata dagli assessori si specifica che tra le spese detraibili ci sono i mezzi di trasporto collettivo, ovvero treni, aerei, bus, ma anche il car sharing. Una scelta mirata a favorire anche la sostenibilità degli spostamenti andando a premiare gli stili di viaggio meno impattanti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Costantini: "Dopo la batosta è tempo di reagire". Un bonus per far viaggiare le famiglie italiane

RavennaToday è in caricamento