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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cotignola

Cotignola, si rinnova la convenzione col nido "Carlo Maria Spada": fino a 20 posti in più per i bimbi

Grazie alla convenzione sarà possibile dare risposta ad oltre il 50% dei bambini in età 0-3 anni, superando di gran lunga gli obiettivi comunitari fissati al 33%

Nell'ambito degli interventi finalizzati alla qualificazione ed estensione dell'offerta educativa per la prima infanzia, il Comune di Cotignola ha deciso di rinnovare per i prossimi due anni scolastici la convenzione con la Fondazione “Asilo infantile Carlo Maria Spada”, ampliando così la disponibilità con 20 posti in più per i bambini residenti nel territorio comunale. 

Grazie alla convenzione sarà possibile dare risposta ad oltre il 50% dei bambini in età 0-3 anni, superando di gran lunga gli obiettivi comunitari fissati al 33%. L’Unione dei Comuni corrisponderà all'ente gestore, su trasferimento del Comune di Cotignola, per tutta la durata della convenzione e per un numero massimo di 20 posti convenzionati, un contributo annuo per ogni bambino frequentante il nido d'infanzia “Carlo Maria Spada”. Il contributo sarà commisurato all'Isee, così come la determinazione della retta, elemento che dovrebbe favorire la libera scelta da parte delle famiglie tra l’asilo comunale e quello privato.

"La convenzione recepisce diversi elementi che disciplinano già la gestione del nostro asilo comunale - ha dichiarato il sindaco Luca Piovaccari -. Questo testimonia la volontà dell’asilo infantile Carlo Maria Spada di porsi a tutti gli effetti come un’estensione del servizio pubblico per l’infanzia a disposizione della comunità".

"Questa formula ci soddisfa molto - ha aggiunto l’assessore alla Scuola Federico Settembrini -. Il buon risultato ottenuto è manifesto della volontà di entrambe le parti di consolidare ulteriormente una sinergia già ben collaudata".

Anche la direzione dell’asilo Carlo Maria Spada esprime soddisfazione per il rinnovo della convenzione e per la disponibilità che la pubblica amministrazione sempre dimostra nei confronti dell’attività educative: "Il contributo che si riceve permette alla scuola di applicare le stesse rette praticate dal Comune - dichiara don Stefano Rava -, facendo così vivere alle famiglie quell’autentica libertà di scelta che è un bene per tutti, riuscendo anche a concretizzare il principio di sussidiarietà".
 

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