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Cronaca Cervia

Covid-19, tavolo di crisi a Cervia. Il sindaco: "Aumentano preoccupazioni per il nostro sistema economico"

"Come Amministrazione rimarremo disponibili nel concedere spazi pubblici per aiutare le imprese e le famiglie in difficoltà"

Continua il dialogo tra il sindaco di Cervia Massimo Medri, il presidente del Consiglio Comunale, i rappresentanti delle categorie economiche e i sindacati sulla emergenza sanitaria, che ci ha colpiti ormai da un anno. Un tavolo di crisi che in questi mesi non si è mai fermato e periodicamente si è incontrato per affrontare le tematiche della emergenza, al fine di non farci trovare impreparati davanti alle riaperture o nuove criticità. 

“In questi mesi abbiamo cercato di gestire l’emergenza sanitaria seguendo tutte le indicazioni che ci venivano fornite dai vari Dpcm, dalle ordinanze regionali e dalle disposizione del Prefetto. Ad oggi la situazione rimane preoccupante, la pressione sugli ospedali è forte e ci sono ancora difficoltà nel percorso di tracciamento dei contagi”. Questo è quanto ha dichiarato il sindaco Massimo Medri tracciando una sintesi dell’ultimo Tavolo di Crisi, svoltosi lo scorso lunedì 11 gennaio.

Il primo cittadino ha proseguito spiegando che: “In questo contesto l'Amministrazione nei mesi scorsi ha aiutato imprese e famiglie a resistere sfruttando risorse del bilancio comunale e fornendo agevolazioni di diverso tipo. Col perdurare dell’emergenza e con il prolungamento delle misure di restrizione aumentano le preoccupazioni per la tenuta del nostro sistema economico da cui dipendono i redditi della maggioranza delle famiglie cervesi.

Le ultime decisioni di inserirci in zona arancione con il rischio di finire in zona rossa non fanno che aumentare lo stato di incertezza generale e il disagio sociale. Comprendiamo benissimo e condividiamo la necessità di mettere sotto controllo la pandemia onde evitare il collasso delle strutture sanitarie, ma a questo punto risulta assolutamente necessario avere ben chiari gli scenari che si possono presentare a partire dalla prossima primavera. Prima fra tutti la tempistica e l'entità dei ristori per le aziende.

Bene ha fatto la regione Emilia Romagna che ha deciso di stanziare 40 milioni di euro, ai quali dovrebbe affiancarsi un ulteriore sforzo del governo per sostenere le imprese , compresi gli alberghi e le strutture ricettive, evitando quello che è successo nei mesi passati quando i ristori sono stati distribuiti a pioggia, dimenticando interi settori. Infatti come richiesto dalle associazioni l’incertezza va ridotta al minimo per consentire a imprese e lavoratori di poter organizzare le proprie attività e la propria vita. Allo stesso tempo non va trascurato l’aspetto del lavoro, al fine di non aumentare esponenzialmente il tasso di disoccupazione sul nostro territorio. Per questo bisogna stabilire tempi certi e modalità per la vaccinazione nei singoli territori; cercando di accellerare il più possibile i meccanismi di somministrazione. 

E allo stesso tempo in base alle evidenze scientifiche, indicare se i protocolli di sicurezza stabiliti nella prima ondata della pandemia mantengono una loro validità. Adottare un piano di controllo a livello nazionale in grado di far rispettare le regole stabilite e indicare il prima possibile se qualche tipo di attività sarà comunque esclusa dalla ripresa dei prossimi mesi per ragioni precauzionali. Noi come Amministrazione - conclude il sindaco - siamo comunque a disposizione e rimarremo disponibili nel concedere spazi pubblici alle imprese, in modo da permettere loro di ottemperare ai protocolli continuando, per quando possibile, ad aiutare le imprese e le famiglie in difficoltà. Sperando che questa Pandemia termini o venga comunque arginata il prima possibile”.

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