Covid a scuola, la rabbia dei genitori: "Se non è in quarantena tutta la classe niente Dad. E chi sta a casa rimane indietro"

Se tutta la classe è in quarantena scatta la didattica a distanza, ma se le assenze sono parziali allora la Dad non è prevista. A segnalare questa disparità di trattamento sono alcuni genitori degli alunni delle scuole "Don G.Minzoni", "G. Camerani" e "A. Torre" di Ravenna, che fanno tutte parte dell'istituto comprensivo S. Biagio. "Abbiamo tutti, genitori, insegnanti e alunni, vissuto in questi anni la riorganizzazione della didattica - afferma il gruppo di genitori - adattandoci ad altre modalità di scuola non in presenza, e in particolari momenti anche facendoci, noi stessi genitori, insegnanti dei propri figli per colmare il vuoto creatosi nei momenti di maggiore difficoltà organizzativa da parte delle scuole, ad ogni livello. Mentre con il tempo la didattica si è adattata ai canali digitali in molti istituti, questo procede con incredibile lentezza e persistenti carenze nell’Istituto comprensivo S. Biagio".

"In caso di assenza di tutta la classe per quarantena - spiegano i genitori - la scuola, secondo quanto definito in collegio docenti, attiva la didattica a distanza con un numero di ore definito, fra l’altro inferiore al monte ore settimanale. Purtroppo nel caso le assenze siano solo parziali, anche se di un numero consistente di alunni, non è assolutamente prevista alcuna ora di Dad". Una situazione che si è venuta a creare proprio in questi giorni in alcune classi dell'istituto.

In pratica dopo l’isolamento di uno o più casi di studenti positivi, tutte le clasi coinvolte sono state poste in quarantena con l'attivazione della Dad per alcuni giorni. La diversa durata della quarantena, tuttavia, ha fatto sì che "alcuni ragazzi siano potuti tornare in classe dopo 7 giorni, altri dopo 10 giorni mentre gli alunni ancora positivi sono tutt’ora a casa senza Dad - sottolineano i genitori -. Va ricordato che il periodo di quarantena può raggiungere i 21 giorni e oltre di isolamento. Durante tale periodo gli alunni, spesso asintomatici, potrebbero seguire la Dad così da poter rimanere in linea con il resto della classe che segue in presenza e riducendo quel senso di isolamento, particolarmente dannoso a quest’età, attraverso le interazioni, se pur a distanza, studente-docente e studente-studente".

"La didattica mista (cioè parte degli alunni in presenza e parte degli alunni a distanza) è già in atto in gran parte delle scuole secondarie di I grado della nostra città, articolata ed attivata con modalità diverse definite in base al criterio dell'autonomia scolastica, ma comunque presente", aggiunge il gruppo di genitori che si lamenta di non aver ricevuto risposta alle loro richieste da parte della dirigente scolastica dell'Istituto. "Confidiamo che vi possa essere una seria riflessione da parte di tutta la nostra scuola - concludono i genitori - perchè la necessità di impegno organizzativo non sia un freno al garantire uguale trattamento per alunni frequentanti scuole diverse, ritenendo altresì che l'autonomia scolastica possa essere applicata fintanto che non determini una tale disparità di diritti".