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Cronaca

Crisi economica, Ravenna tenta anche la carta del microcredito etico

Per far fronte agli effetti sociali della crisi economica è stato avviato il percorso del microcredito etico-sociale anche a Ravenna. Emerge dalla risposta dell'assessore Piaia all'interrogazione di Alvaro Ancisi (LpR)

Per far fronte agli effetti sociali della crisi economica è stato avviato il percorso del microcredito etico-sociale anche a Ravenna. Emerge dalla risposta dell’assessore Piaia all’interrogazione di Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.

 

Nella sua richiesta Ancisi ha ricordato che “in molti casi, anche drammatici, di difficoltà economica, uno dei modi di intervento sociale è il cosiddetto “microcredito”, forma senz’altro più efficace e strutturata del “prestito sull’onore”, che il Comune di Ravenna ha praticato attraverso l’ex Consorzio per i servizi sociali, peraltro con problemi clamorosi di scorretta gestione contabile, ma che l’Azienda Servizi alla Persona (ASP) ha sospeso a tempo indeterminato dal 1°gennaio 2011, quando è subentrata al Consorzio, penalizzando gravemente il servizio assistenziale. Ne era stato promesso il ripristino, sulla base di un’organizzazione più efficiente, ma a tutt’oggi ciò non è avvenuto”.



Ha risposto all’interrogazione l’assessore ai servizi sociali, Giovanna Piaia, informando che “l’ASP, sollecitata dalla necessità di ripristinare per le categorie meno abbienti formule di credito accessibili e garantite, e supportata dalle esperienze positive maturate negli ultimi tempi da analoghi Enti ed Istituzioni, ha avviato proprio in queste settimane incontri sul tema, coinvolgendo la Banca del Credito Cooperativo ravennate &imolese e la fondazione Giovanni Dalle Fabbriche di Faenza. In ragione di quanto detto, risulta implicita l'intenzione di questa amministrazione, nel perseguire tale opportunità, che fornisce ai cittadini un accesso al credito ‘facilitato’, ma al contempo consente agli Enti interessati un coinvolgimento di tipo etico e non più economico diretto, poiché il rischio d'impresa resta in carico all'Istituto bancario”.
 

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