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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Solarolo

Chef Locatelli incoraggia il sogno di Cristiano a Masterchef: "Tu sei nato cuoco"

Cristiano Cavolini continua la sua scalata verso il suo sogno nella sesta puntata di Masterchef

Cristiano Cavolini continua la sua scalata verso il suo sogno nella sesta puntata di Masterchef. Gli aspiranti chef entrano nella masteclass pronti per scoprire cosa si cela sotto la mystery box. Il tema di questa prova è la biodiversità e, oltre a utilizzare tutti gli ingredienti che hanno a disposizione, i cuochi amatoriali dovranno anche sprecarne la minor quantità possibile. Gli scarti finiranno in una ciotola che ognuno dei concorrenti ha sulla postazione: minore sarà il contenuto della ciotola e maggiori saranno le possibilità di aggiudicarsi la vittoria della prova. I giudici Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli vogliono infatti lanciare un importante messaggio: in cucina è fondamentale rispettare le materie prime e cercare di sprecare il meno possibile.

Sotto la mystery box ci sono ingredienti molto rari, simboli di eccellenze italiane, di cui chef Barbieri spiega provenienza e lavorazione a tutta la masterclass. Alcuni degli ingredienti sono la Axridda di Escalaplano, un formaggio pecorino sardo molto antico, la Miai Ficu della provincia di Cosenza, una melassa di fichi per cui sono necessari 20 chili di frutto per ottenerne un solo chilo di melassa, e la farina del Gran Sasso di Aquila, che può essere coltivata fino a 1400 m di altezza. Allo scoccare dei 45 minuti, i tre giudici di Masterchef Italia decidono di assaggiare i piatti di Federica, Jia Bi e Irene, ma la migliore delle tre è Federica che conquista il palato dei giudici con il suo piatto “Convivio Circolare”, il cui equilibrio “è da brividi” secondo lo chef Antonino Cannavacciuolo.

Dopo la vittoria di Federica ha quindi inizio l’invention test. Gli aspiranti chef dovranno replicare fedelmente i piatti portati dall’ospite Flynn McGarry, chef 22enne ed enfant prodige della cucina statunitense, che ha iniziato a cucinare all’età di 13 anni e, a soli 18 anni, ha aperto il suo primo ristorante a Manhattan. Federica nella master room ha ben due vantaggi: il primo è quello di poter scegliere quale dei tre piatti assegnare ai cuochi amatoriali e il secondo è la possibilità di penalizzare uno di loro privandolo di uno strumento necessario alla realizzazione del piatto. La prova è molto difficile perché i piatti dello chef Flynn McGarry hanno uno stile molto innovativo, la sua infatti è “la cucina del futuro”. Il filetto alla Wellington di Cristiano non è perfetto, ma come dice al solarolese chef Locatelli "tu Cavolini sei nato cuoco. Ha un buon sapore". A vincere è Irene, mentre Federica, nonostante abbia scelto per se stessa il piatto di difficoltà minore, finisce fra i tre peggiori assieme a Marco e Ilda. Il piatto di Marco è quello con i maggiori errori e, per questa ragione, l’aspirante chef romano è costretto a togliersi il grembiule e abbandonare per sempre la cucina di Masterchef.

Dopo la seconda esterna a Valeggio sul Mincio, la masterclass si sposta nella Cascina Salvaraja, nella Valle del parco del Ticino. La squadra rossa - di cui fa parte Cristiano - è capitanata da Irene, che sceglie sia quale dei due menù preparare sia i componenti della sua brigata composta oltre che da lei e Cristiano anche da Igor, Azzurra, Antonio, Monir e Federica. I restanti sono, invece, i componenti della squadra blu, capitanata da Aquila. Le due brigate devono preparare ognuna un menù completo che verrà giudicato dai commensali più temuti: i bambini allievi dei laboratori didattici della Cascina Salvaraja. I rossi hanno un approccio giocoso e allegro con i bambini e riescono a ottenere un trionfo assoluto ottenendo ben 14 voti a loro favore, contro un solo voto per la squadra blu. Cristiano e i suoi compagni possono quindi salire in balconata.

Ai componenti della brigata blu non rimane che un pressure test pieno di insidie. Dovranno infatti trasformare un piatto apparentemente semplice, la pasta in bianco, in chiave gourmet. Pochi semplici ingredienti che devono, però, essere rivisitati, prendendo ispirazione dallo stile di Gualtiero Marchesi, “il primo chef italiano che ha trasformato il cibo in arte” sottolinea lo chef Locatelli. Al termine dei 30 minuti, è Maxwell a salvarsi subito dall’eliminazione ricevendo molti complimenti per la sua rivisitazione giapponese della pasta in bianco. Successivamente gli altri, uno a uno, riescono a sfuggire all’eliminazione e a salire in balconata, ad eccezione di Daiana che non riesce a lavorare in maniera corretta. Anche Daiana deve quindi lasciare la masterclass.

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