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Cronaca

Da volontari della Protezione Civile a "sfollati": primo raduno per gli Ex Mistral

Apparentemente diversi, ma tutti con un particolare in comune: essere stati volontari di Protezione Civile della Mistral, nota associazione del ravennate che opera nel settore

Da sempre le emergenze di Protezione Civile sono la causa principale dell’abbandono delle proprie case da parte degli sfollati, ma talvolta succede che gli “sfollati” siano gli stessi volontari della Protezione Civile. E’ capitato ad un gruppo di ravennati, che così si definiscono scherzosamente, sdrammatizzando un termine tanto attuale in seguito alle numerose calamità che affliggono il nostro Paese. Da impiegati ad operai, da studenti a pensionati, uomini, donne e ragazzi. Apparentemente diversi, ma tutti con un particolare in comune: essere stati volontari di Protezione Civile della Mistral, nota associazione del ravennate che opera nel settore.

Già perché proprio come nella Grande Casa del famoso reality show, anche nella casa a “conduzione familiare” di Via Romea Nord 270, quando non si condividono le regole del gioco capita di entrare “in nomination”. E, come si sa, dalla nomination all’abbandono della casa il passo è breve. I motivi sono i più vari. Certo è che il ricambio di volontari della Mistral è piuttosto importante e non sono molti i volontari con più di due anni di anzianità di servizio nell’associazione. Forse tutti volontari con “poca resistenza”. O forse, per citare un passo di Cervantes, non è tutto oro quel che luccica.

Oggi alcuni di loro prestano servizio in ambito sanitario o di protezione civile in altre associazioni, alcuni fanno volontariato in altri settori, altri più delusi hanno abbandonato il mondo del volontariato. Fatto sta che giovedì sera erano inaspettatamente in tanti al primo raduno degli “ex Mistral” organizzato quasi per gioco su Facebook, tanto per rimanere “in tema” alla Casa delle Aie. Alcuni non si conoscevano neppure fra loro. Ma poco importa perché, si sa, ciò che anima lo spirito di chi fa volontariato è la voglia di stare insieme, di condividere, di mettersi in gioco. Sempre. E proprio su Facebook, mentre qualcuno in tempo reale postava le prime foto della serata, fioccavano i “mi piace”, i commenti e i messaggi di altri “sfollati” che chiedevano di unirsi al gruppo. Tanto che gli organizzatori hanno già in programma un altro raduno.

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