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Cronaca

Daini di Lido di Classe, gli animalisti 'attaccano' la Regione e organizzano un presidio contro gli abbattimenti

Le associazioni animaliste denunciano: "Ingressi bloccati per assistere alla discussione in Regione". In programma una manifestazione a Lido di Classe

"Ingressi bloccati ai cittadini che si erano presentati il 24 maggio per assistere alla discussione del question time posto dalla consigliera del Gruppo misto Giulia Gibertoni riguardante ciò che sembra un indebito intervento della Prefettura sulla questione daini della Pineta di Classe a Ravenna, di nuovo a rischio di esser messi a morte". Queste le parole delle associazioni Animal Liberation, Clama Ravenna, Cruelty Free, Gruppo d’Intervento Giuridico – delegazione di Ravenna, Italia Nostra sezione di Ravenna, Oipa Italia – sezione di Ravenna, che protestano contro la Giunta regionale dell'Emilia-Romagna.

Le stesse associazioni organizzano una manifestazione pacifica in programma sabato 28 maggio dalle ore 13 alle 16 a Lido di Classe, in viale dei Lombardi angolo via Canale Pergami, per chiedere la "tutela dei daini, l’installazione di dissuasori lungo le strade e l'applicazione della legge, che prevede prioritariamente l'uso di metodi incruenti e non certo uccisioni qui o nelle altre zone di caccia dove potrebbero venir trasferiti".

La denuncia delle associazioni animaliste parte però dal comportamento della Regione che avrebbe impedito di seguire la discussione in aula del question time. A quel punto "è stato chiesto di poter visionare il regolamento che - spiegano le associazioni - avrebbe impedito la partecipazione del pubblico ai lavori. Nulla è stato mostrato. Il tutto nonostante le disposizioni per la pandemia siano state revocate ovunque".

"Nel frattempo bocche cucite in aula sulla questione daini. L’assessore Mammi non si è presentato ed il question time, nonostante fosse già stato calendarizzato, ovvero giudicato idoneo alla discussione, non ha ricevuto risposta. I cittadini non hanno potuto far altro che recarsi alla più vicina stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia - affermano gli animalisti - Solidarietà alla consigliera Gibertoni la quale, dopo aver raggiunto i cittadini esternamente al palazzo dell’Assemblea regionale e provato a rientrare con l’intenzione di raggiungere il proprio ufficio insieme a loro, si è vista le porte bloccate per ben due volte, finché, dopo una paradossale attesa, ha potuto fare rientro nel proprio ufficio. Per i daini di Classe nel Parco del Delta del Po, salvati dal 2015 da una mobilitazione nazionale di cittadini, potrebbe a breve aprirsi una carneficina".

"La Regione non risponde per i sette anni di inefficienza, ovvero nessun dissuasore efficace installato a tutela di automobilisti e fauna selvatica, nonostante sia dimostrato l’azzeramento degli incidenti ove installati. Al contempo, i danni alle colture appaiono di modesta entità, almeno secondo i dati forniti dalla Regione stessa - concludono le associazioni - Che la Regione Emilia Romagna, calpestando il suo stesso Statuto, dove si prevede il diritto dei cittadini ad assistere alle sedute dell’Assemblea, ed omettendo di rispondere alle domande della consigliera Gibertoni, stia dimostrando di sapere di essere in fallo e che la scelta di massacrare i daini, a Ravenna o altrove, sia ingiustificabile e indifendibile?".

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