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Cronaca

Daini, Spadoni: "Grosse responsabilità della Provincia"

L’accrescimento esponenziale dei daini nella nostra pineta indubbiamente è stato sottovalutato dalla Provincia e solo ultimamente, alla luce dei fatti, la stessa ha definito il fenomeno come una vera e propria emergenza da risolvere

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

L’accrescimento esponenziale dei daini nella nostra pineta indubbiamente è stato sottovalutato dalla Provincia e solo ultimamente, alla luce dei fatti,  la stessa  ha definito il fenomeno come  una vera  e propria emergenza da risolvere mediante l’abbattimento di questi animali. Decisione approvata dagli uffici competenti dell’ente provinciale ed espressamente  deliberata dalla  Giunta dell’ente, la quale ha poi fatto retromarcia mostrandosi disponibile a individuare proposte alternative alla soppressione di questi mammiferi: proposta, peraltro,  mai giunta a conclusione.  Emergono, pertanto, grosse responsabilità dell’ente di piazza Caduti, soprattutto  riguardo a due aspetti fondamentali. Innanzitutto c’è da chiedersi chi ha introdotto all’interno della pineta questi animali e per quali ragioni  nel tempo trascorso la Polizia provinciale, con compiti specifici di vigilanza ittico - venatoria, tutela della fauna e del patrimonio boschivo, non ha segnalato agli uffici preposti questa proliferazione incontrollata?

Solo adesso, infatti, si legge in un documento  della Provincia approvato pochi giorni fa, un articolato riguardante il programma di gestione del daino,  le modalità per contenere l’aumento della popolazione vivente stabilmente nell’area del preparco della Pineta di Classe, il controllo della fertilità e altri interventi ecologici, rimandando, peraltro, ogni tipo di analisi dei costi da sostenere per tali attività. Una situazione, insomma, che doveva essere monitorata e seguita con attenzione da molto tempo, proprio per evitare un quadro d’insieme  ormai fuori controllo al punto di dover affidare alle doppiette la risoluzione delle stesse inadempienze organizzative e gestionali in capo alla Provincia di Ravenna.

Ho presentato nel mese di agosto scorso un’ interpellanza al presidente della Provincia su questo tema senza  avere ottenuto risposta, ma anche  oggi propongo nuovamente  con fermezza che la soluzione, affidata ai cacciatori è da evitare, mentre occorre attivare tutti ogni  percorso alternativo finalizzato ad affidare questi branchi di mammiferi a organizzazioni e associazioni che, oltretutto, si sono dimostrate attente e disponibili a tali soluzioni alternative all’uccisione cruenta.   Questa doveva rappresentare la strada maestra da seguire per fronteggiare la situazione esistente, unitamente ad un programma accurato di prevenzione, di controllo  e di gestione del daino: programma che è stato realizzato solo in questi ultimi tempi a seguito dell’emergenza in oggetto.


Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale Udc Ravenna

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