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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Dalla Puglia per studiare il modello delle cooperative sociali ravennati

Sono arrivati nei giorni scorsi i trenta studenti dell’Istituto superiore di II grado Enrico Giannelli di Parabita (Le) che per due mesi svolgeranno un tirocinio formativo presso alcune delle cooperative sociali aderenti al Consorzio Solco di Ravenna

Sono arrivati nei giorni scorsi i trenta studenti dell’Istituto superiore di II grado Enrico Giannelli di Parabita (Le) che per due mesi svolgeranno un tirocinio formativo presso alcune delle cooperative sociali aderenti al Consorzio Solco di Ravenna. I ragazzi, che si stanno specializzando nello studio di «Servizi socio sanitari» avranno la possibilità di fare esperienza all’interno di asili nido, centri diurni residenziali per disabili, semi residenziali e residenziali per anziani e di affiancare il personale dei servizi domiciliari. Saranno 320 le ore complessive del tirocinio, durante le quali i tirocinanti si alterneranno nelle varie strutture in modo da vivere un’esperienza in tutti i campi. La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie alle relazioni sul territorio nazionale e l’eterogeneità delle cooperative associate al Solco. 

I centri che ospiteranno i tirocini sono: l’asilo nido «Il Canguro», il centro diurno e casa residenza anziani «Garibaldi», il centro diurno e Rsa «Galla Placidia», il centro residenza anziani «Santa Chiara», il centro residenza disabili «Zodiaco», l’assistenza domiciliare di Ravenna e Russi, il centro diurno per disabili «Aquilone», il centro diurno per disabili «Teodorico», la casa di accoglienza «Santa Teresa» e i quattro centri de La Pieve: centro «Stampa», «Arcobaleno», il centro residenziale «San Marco» e il centro per autistici «Coccinella Santa Rita».
«Iniziative di questo genere sono un’occasione per promuovere oltre che i servizi, anche il movimento cooperativo e la cooperazione sociale - ha spiegato Antonio Buzzi, presidente del Consorzio Solco di Ravenna -. Questo tirocinio è un’opportunità per far sì che il nostro modello venga compreso soprattutto tra i giovani, diventando uno stimolo per la diffusione del welfare cooperativo anche su territori dove i servizi non sono ancora così estesi e sviluppati come in Emilia Romagna».  

Le cooperative coinvolte sono Asscor, Corif, La Pieve, Progetto Crescita, RicercAzione e Terzo Millennio.

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