Dalla soffitta dopo 61 anni spunta un documento del primo Palio del Niballo
Dal momento che siamo tutti a casa per il lockdown dovuto al Coronavirus, ci si impegna in cucina oppure a sistemare cose, tra cantina, soffitta e armadi
Ritrovato un documento del primo Palio del Niballo di Faenza dopo 61 anni. Dal momento che siamo tutti a casa per il lockdown dovuto al Coronavirus, ci si impegna in cucina oppure a sistemare cose, tra cantina, soffitta e armadi: e così è venuto fuori da alcuni cassetti un documento, un reperto eccezionale riguardante il Palio del Niballo del 1959. Una lettera dattiloscritta in due pagine datata 9 maggio 1959 su carta intestata dell’Ente Settimana Faentina con un elenco nominativo della prima sfilata del Palio disputato il 28 giugno, suddiviso nei 5 Rioni Faentini
Il reperto, ritrovato in Borgo Durbecco, è avvenuto qualche giorno fa in soffitta a casa di Pietro Gorini, dirigente rionale negli anni 1960/1961. Tra i nomi dei vari rionali vengono citate le dame, oltre ai 5 comitati rionali i vari personaggi che hanno fatto le prove alla sfilata del 1959, tra i quali per il Bianco Vittorio Gaudenzi, il fotografo del Borgo, Vittorio Bettoli (fratello di Giuliano), Giovanni Ferro, ora ingegnere; per il Verde Tommaso Calubani del ristorante di Errano; per il Nero Luciano Bugli (poi Capo Rione del Nero), a chiudere il regista Vincenzo Cattani e il segretario dei comitati rionali il cavalier Giuseppe Ghetti (papà di Aldo Ghetti).