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Cronaca

Dalla stazione di Ravenna furono deportati ad Auschwitz: la città ricorda le vittime della Shoah

Nell'atrio della stazione la cerimonia del Giorno della Memoria. Il sindaco De Pascale: "Il senso della memoria è un fuoco che deve sempre rimanere acceso in noi"

La città celebra il Giorno della Memoria, la ricorrenza istituita nel 2000 che ogni 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945, commemora e ricorda le vittime della Shoah. Una data fondamentale che il Comune di Ravenna onora anche quest'anno, nonostante le difficoltà poste dall'emergenza sanitaria

"Il senso di questa giornata è dirci con forza che il male assoluto può entrare nelle nostre vite quando meno ce lo aspettiamo - ha detto il sindaco Michele De Pascale durante la cerimonia che si è tenuta mercoledì mattina davanti alla lapide posta nell'atrio della stazione ferroviaria in memoria degli ebrei transitati da Ravenna con destinazione Auschwitz -. E' quello che è accaduto a tanti cittadini e cittadine della nostra città, italiani ed europei, che da un giorno all'altro sono stati discriminati nella loro scuola, nel loro lavoro, nella loro vita quotidiana, e poi si sono trovati trascinati in catene in questa stazione. Sono stati deportati nei campi di concentramento, uccisi, privati delle proprie aspettative e del proprio futuro".

Giorno della Memoria 2021 a Ravenna (foto Massimo Argnani)

"E questo non è accaduto una volta - continua il primo cittadino -, è accaduto tante volte nella storia dell'uomo e continua ad accadere in tanti luoghi del mondo. Come se questo male si annidi nell'uomo ed emerga in tanti luoghi diversi. Quindi il senso della memoria non è solo commuoversi per le vite private, ma è un fuoco che deve sempre rimanere acceso in noi per indignarci, anche per ciò che avviene lontano da noi. Perchè se avviene in altri luoghi del mondo oggi, è avvenuto anche nella stazione di Ravenna, è avvenuto nella vita di Cesare Moisè Finzi, cittadino onorario di Ravenna, ed è accaduto per tante altre persone. Tante storie che ci raccontano che cosa succede nella vita delle persone quando il male prevale".

Durante la cerimonia nell’atrio della stazione è stato proposto anche un momento di lettura dedicato al tema della memoria a cura dell’associazione culturale Galla&Teo-Spazio A di Ravenna. Gli eventi per ricordare la crudeltà dell'Olocausto sono partite già nei giorni scorsi con numerose iniziative, come le “Parole di memoria”, una raccolta di testimonianze e approfondimenti in streaming sulla Shoah, fra cui quella di Liliana Segre, intervistata da Daniela Padoan all’interno del programma “Come una rana d’inverno” in qualità di ebrea deportata ad Auschwitz-Birkenau nel 1944 ed oggi senatrice ad honorem della Repubblica Italiana. “Uno stato di perfetta innocenza. Roberto Bachi, Auschwitz matricola n.167973” è invece il titolo del documentario di Fabrizio Varesco, in collaborazione con la scuola primaria Mordani, dedicato alla storia di Roberto Bachi, studente ebreo alunno della scuola primaria Mordani, deportato e deceduto col padre ad Auschwitz nel dicembre 1943. Infine è stato possibile rivivere le emozioni del toccante momento di conferimento, da parte del Comune di Ravenna, della cittadinanza onoraria a Cesare Moisè Finzi, testimone della Shoah, attraverso il video integrale della cerimonia, svoltasi al teatro Alighieri il 30 gennaio 2020 alla presenza degli studenti delle scuole ravennati.

Gli altri eventi commemorativi

Le celebrazioni del 27 gennaio proseguono poi a Piangipane dove, presso il cimitero di guerra in via Piangipane 24, ha luogo l’omaggio dell’Amministrazione comunale ai Caduti della Brigata ebraica. Presenziano i consiglieri Patrizia Strocchi del Partito Democratico e Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia. Alle 17 è in programma un dialogo tra Emilio ed Emanuele Ottolenghi e il sindaco Michele de Pascale sulla storia della famiglia Ottolenghi, con spunti e suggestioni tratti dal volume di Ada Ottolenghi “Ci salveremo insieme. Una famiglia ebrea nella tempesta della guerra” (Il Mulino, 2021). L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina facebook del Comune di Ravenna e del sindaco Michele de Pascale, e sul canale youtube “Michele de Pascale sindaco”. E durante la mattinata alla scuola primaria “F. Mordani” si svolge anche l’iniziativa “Note della memoria”: le bambine e i bambini ricorderanno il progetto “Roberto Bachi”.

La Consulta delle ragazze e dei ragazzi 2020/21 ricorderà il Giorno della Memoria in occasione della riunione online prevista il 4 febbraio. Alunni e alunne di quarta e quinta classe della scuola primaria, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado del territorio comunale si confronteranno sul tema alla presenza del sindaco Michele de Pascale e dell’assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali.

Le biblioteche dell’Istituzione Classense, per adesso parzialmente chiuse al pubblico - sono attivi i servizi di prestito a domicilio, prestito su prenotazione e, presso la sede di via Baccarini, la consultazione in loco dei fondi manoscritti, locali, archivistici e moderni con accesso su prenotazione -  propongono un percorso bibliografico, “Per non dimenticare”, rivolto a ragazze e ragazzi e scaricabile alla pagina: https://www.classense.ra.it/junior/#junior2021.

L’assessorato al Decentramento, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna, propone quattro iniziative rivolte alle classi delle scuole secondarie di primo grado Don Minzoni, R. Gessi, Vittorino da Feltre, M. Montanari, E. Mattei, S. Pier Damiano, Guido Novello, V. Randi, M. Valgimigli, F. Casadio e C. Viali. Si tratta di rappresentazioni teatrali ed incontri con registi, attori ed esperti opportunamente adattati, rispetto alla loro struttura originaria, per la fruizione da parte delle classi coinvolte anche da remoto attraverso collegamenti web.

Per “Kaninchen” di Antonella Gullotta con Elio Ragno, drammaturgia e regia di Eugenio Sideri, produzione Lady Godiva Teatro, sono previste 4 repliche tra il 27 e il 30 gennaio; per la lettura scenica di “Anna Frank” e il documentario “Terenzin” a cura di Anita Guardigli, associazione culturale Asja Lacis, sono in programma 12 repliche tra il 25 gennaio e il 1 febbraio; “Destinatario sconosciuto”, drammatizzazione dell’omonimo romanzo a cura di Alessandro Braga, regista e protagonista vedrà invece 7 repliche tra il 27 gennaio e il 5 febbraio.

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