Daniela Poggiali è innocente: assoluzione definitiva, si chiude una vicenda giudiziaria da record
La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso e confermato l'assoluzione per Daniela Poggiali, l'ex infermiera accusata di aver ucciso con una iniezione letale una paziente di 78 anni, Rosa Calderoni, morta l'8 aprile 2014
Dopo nove anni dall'esplosione del caso delle "morti in corsia" dell'ospedale di Lugo si chiude un ping-pong giudiziario da record. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso della Procura generale e confermato l'assoluzione per Daniela Poggiali, l'ex infermiera accusata di aver ucciso con una iniezione letale una paziente di 78 anni, Rosa Calderoni, morta l'8 aprile 2014.
Con la decisione dei supremi giudici è stato convalidato il verdetto emesso dalla Corte di Assise di Appello di Bologna il 25 ottobre 2021, nel processo ter. Si chiude così una vicenda giudiziaria senza precedenti in Italia: è la terza volta che la Procura generale ha fatto ricorso agli "ermellini".
"Adesso voglio pensare un po' a me stessa, godermi la mia famiglia. Poi mi piacerebbe, un domani, tornare a fare il mio lavoro. La speranza è sempre quella", aveva detto l'ex infermiera dopo l'ultima assoluzione del 2021. La 50enne sta inoltre affrontando un processo insieme alla sorella, al tempo dei fatti operatrice socio-sanitaria in una casa di riposo per anziani di Alfonsine, per peculato continuato in concorso. Le due sono accusate di aver rubato dei farmaci.