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Cronaca

La rabbia di Marina dopo la mareggiata: "Anni di promesse, ma nessuna opera è stata compiuta"

Il presidente della Pro Loco: "Nulla si è fatto per ridurre le conseguenze di una mareggiata ampiamente prevista. A cosa servono le allerte?"

"Nonostante le previsioni annunciassero questo, nulla è stato fatto per prevenire o perlomeno cercare di avvisare, o mettere in sicurezza la zona". Parte da qui lo sfogo della Pro Loco di Marina di Ravenna dopo la violenta mareggiata che martedì ha causato grandi disagi e danni a gran parte della località ravennate. Colpita in particolare la zona del Bacino Pescherecci e della diga foranea, ma non è stata risparmiata nemmeno l'area di via del Marchesato, affacciata sulla Pialassa Piomboni.

Gli interventi dei Vigili del fuoco in totale sono stati oltre un centinaio, di cui una trentina per crolli, dissesti e caduta di alberi; una 40ina per danni d'acqua, allagamenti, infiltrazioni e prosciugamenti anche nelle abitazioni; 35 circa per incidenti stradali, salvataggio persone, soccorso animali e fughe di gas. A raccontarci l'amarezza di abitanti e imprenditori della zona è il presidente della Pro Loco di Marina di Ravenna, Marino Moroni. "La nostra posizione non vuole essere polemica - afferma Moroni - Però tutti sapevano di queste criticità da anni. Anni in cui ci sono state tante chiacchiere e tanti progetti, ma nessun fatto concreto. Martedì si sono verificate delle condizioni del mare estreme, ma anche con condizioni minori, normali per la stagione, questi fenomeni si ripetono sempre".

I danni della mareggiata del 22 novembre nel Ravennate (foto Massimo Argnani)

Il presidente della Pro Loco ci spiega nel dettaglio dove la mareggiata ha colpito più duramente il paese. "Nel Bacino Pescherecci l'acqua è risalita in superficie tramite i fontanazzi e ha inondato il paese". Si parla dell'area affacciata proprio sul Canale Candiano, dove si trovano l'attracco del traghetto per Porto Corsini e numerosi ristoranti e altre attività. Non solo, la mareggiata spinta dai venti di Scirocco ha invaso anche la Diga foranea sud Zaccagnini. "La diga ha un cordolo laterale alto 50 cm - racconta Moroni - di fianco o viene costruita per la stagione invernale una duna di protezione alta tra i 2 e i 2,5 metri e puntualmente, con tutte le mareggiate, l'acqua che non supera la duna si sfoga sulla diga, più bassa, e inonda il Piazzale della Marina. Piazzale - precisa il presidente della Pro Loco - che poi viene sporcato dalla schiuma mista di acqua, terra e sabbia".

"Ieri c'è stata una spinta eccezionale del mare - ammette Moroni con un allagamento che è andato anche oltre Viale delle Nazioni - ma in Piazzale della Marina il fenomeno accade almeno due volte l'anno". Il rammarico va quindi alle opere che, secondo la Pro Loco, sarebbero state promesse, ma non compiute dall'Amministrazione. "Dopo oltre dieci anni di promesse e inutili chiacchiere, nulla è stato fatto", si legge sulla pagina Facebook della Pro Loco di Marina. "Era stato promesso che le opere per il canale Candiano sarebbero state eseguite - dichiara Moroni - Dal traghetto verso il faro di Marina c'è una protezione più bassa rispetto a quella presente dal traghetto verso Ravenna", in questo modo l'acqua di mare durante le burrascate trova facile breccia dove la protezione ha un'altezza inferiore e aggredisce la zona del Bacino Pescherecci. Qui interviene poi il problema dei cosiddetti 'fontanazzi', termine che in idrologia indica una sorgente che si forma per infiltrazione d'acqua sul lato esterno di un argine o, come nel caso di Marina, di una diga. Per risolvere la situazione, "ci sono dei progetti - aggiunge Moroni - si parlava di spese superiore a un milione di euro".

Il presidente della Pro Loco evidenzia anche un altro punto: "Questa mareggiata era ampiamente prevista. E nulla si è fatto per ridurre le conseguenze di un fenomeno così eccezionale". Moroni lamenta dunque la mancanza di sacchi di sabbia o altri strumenti per difendersi dalla burrascata. "Non c'erano nemmeno le transenne per chiudere le strade. A cosa servono le allerte?". Oltre ai materiali, il vertice della Pro Loco sottolinea la necessità di "strumenti di avviso speciali per locali e commercianti - così da evitare o ridurre i danni per - attività che varie volte sono andate sott'acqua. Bisogna essere attrezzati. Il mare non lo fermi, ma puoi provare a contenerlo".

"Sento dire che nell'arco di pochi anni questi eventi dovrebbero avvenire sempre più frequentemente. C'è il rischio che intere località vadano a scomparire - prosegue Moroni che, infine, pone in rilievo anche le criticità che martedì hanno interessato l'area di via del Marchesato, teoricamente più protetta dal mare, poiché affacciata non sulla costa, ma sul lato ovest, sulla Pialassa Piomboni. "Non si sa cosa abbia causato l'ingressione marina lì, perciò l'Amministrazione e gli uffici tecnici dovranno capire cosa è successo - conclude Moroni - Bisogna fare quelle opere che sono già state studiate negli anni per difendersi dalle ingressioni marine e dalla subsidenza. E poi ci sono anche gli approfondimenti del fondale del canale per il Porto di Ravenna: a cosa porteranno queste modifiche?",

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