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Cronaca

I capolavori dell'arte italiana nella Ravenna di Dante: la mostra "Le arti al tempo dell'esilio"

Il sindaco De Pascale: "Con le difficoltà della pandemia si è rivelata la caparbietà della nostra comunità. Oggi la cultura riparte e Ravenna è pronta"

Guardare l'arte con gli occhi di Dante, attraverso le opere del Duecento e Trecento: questo è l'obiettivo della mostra "Le arti al tempo dell'esilio" che inaugura ufficialmente venerdì negli spazi della chiesa di San Romualdo (in via Baccarini). Le opere esposte, tesori della cultura che lo stesso Dante ebbe modo di ammirare al suo tempo, consentono di poter seguire passo passo il cammino dell'esilio del Sommo Poeta. Da Firenze a Roma, da Verona a Bologna, passando per Arezzo, Lucca, Pisa, Padova, Forlì e naturalmente Ravenna: le meraviglie dell'Italia medievale che probabilmente guidarono Dante nella realizzazione delle sue grandi opere, guidano il pubblico della mostra in questo viaggio a ritroso. Brillano i capolavori di Giotto e Cimabue, ma anche la "Lunetta" di Pisano e la "Madonna in trono con Bambino" che si ricongiunge idealmente a Dante nella città di Ravenna.

Apre la mostra dantesca "Le arti al tempo dell'esilio" (foto di Massimo Argnani)

"La città si preparava da cento anni per le celebrazioni dantesche e negli ultimi anni l'aspettativa è cresciuta, con un senso del dovere per il lascito di Dante a Ravenna e per l'opportunità di una città dotata di grande storia e che ha l'ambizione anche nel presente di essere protagonista della cultura in Europa - dichiara il sindaco Michele De Pascale -. Poi è arrivata la pandemia ed è stata un duro colpo anche per Ravenna. Qui si è rivelata la caparbietà di una comunità che, in questo anno e mezzo, ha deciso di sfruttare ogni occasione per poter svolgere eventi. Non si è rinunciato a nulla di ciò che era stato pianificato. Una caparbietà che ricorda come durante la seconda guerra mondiale le persone pensarono a custodire le ossa di Dante. Non è un paragone giusto quello tra guerra e pandemia, ma dà il senso di cosa c'è di essenziale nella vita della nostra comunità. Oggi la cultura riparte e Ravenna è pronta".

"Aprire mostra a pochi giorni dalla ripartenza è una gioia e una soddisfazione per l'Amministrazione comunale. Una ripartenza della città nel segno di Dante e della cultura", afferma l'assessora alla Cultura Elsa Signorino alla vigilia dell'inaugurazione dell'attesa mostra dantesca. Venerdì apertura dell'esposizione alle 11 su invito, unica possibilità date le norme anti-Covid. "Avremmo voluto occasione di festa e condivisione, ma viste le attuali condizioni non sarà possibile - spiega l'assessora - Ma sarà un'inaugurazione che si protrae per tutta la giornata con visite guidate su prenotazione". Per l'inaugurazione ci sarà il collegamento in diretta con il ministro Franceschini, mentre saranno presenti a Ravenna il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e l'assessore regionale alla cultura Mauro Felicori. 

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