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Cronaca

Dentix chiede il concordato preventivo: integrazione stipendi e Tfr a 302 lavoratori

L'obiettivo è quello di arrivare alla riapertura delle cliniche in condizioni di sicurezza, prestare le cure necessarie ai pazienti, ristrutturare il debito finanziario, tutelare i creditori, i dipendenti e collaboratori

Dentix Italia ha presentato presso il Tribunale di Milano la richiesta di concordato preventivo in continuità. L'obiettivo è quello di arrivare alla riapertura delle cliniche in condizioni di sicurezza, prestare le cure necessarie ai pazienti, ristrutturare il debito finanziario, tutelare i creditori, i dipendenti e collaboratori.

"Le cliniche Dentix Italia - spiega una nota - hanno interrotto la loro attività a causa della pandemia legata alla diffusione del Covid-19 e al conseguente lockdown a cui è stato sottoposto il Paese per diversi mesi. Una situazione eccezionale e del tutto imprevista che ha acuito in maniera improvvisa alcune difficoltà finanziarie già esistenti. In Italia il gruppo è presente con la società Dentix Italia costituita nel 2014, che gestisce attualmente 56 cliniche odontoiatriche su tutto il territorio nazionale, con un organico di 420 dipendenti, 56 direttori sanitari e 229 medici".

La crisi dell'impresa Dentix Italia, già palesatasi nell'imminenza del lockdown, si è estremamente aggravata a causa della chiusura imposta dalle norme per il contenimento dell'epidemia di Covid-19. "Abbiamo lavorato e riflettuto su diverse ipotesi per tornare all'operatività in Italia nel miglior modo possibile, senza venire meno agli impegni che ci siamo assunti. Quella del concordato preventivo in continuità è la scelta migliore per tutelare gli interessi di tutti: in primis i nostri pazienti, i dipendenti, i creditori e la società", ha dichiarato Angel Lorenzo Muriel, fondatore e presidente di Dentix.

In seguito al deposito della domanda di concordato preventivo in continuità, Dentix Italia presenterà nel termine che sarà assegnato dal Tribunale, e comunque entro un massimo di 120 giorni, un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della società che consenta di riaprire le cliniche, con il primario obiettivo di completare i trattamenti odontoiatrici dovuti ai pazienti e, allo stesso tempo, trovare gli accordi nel miglior interesse di tutti.

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Prima di presentare la richiesta di concordato preventivo, la direzione societaria di Dentix Italia ha firmato con i sindacati un accordo per la richiesta del Fondo di integrazione salariale ordinario (Fis) di 13 settimane. Verrà riconosciuto ai lavoratori dopo l'assegno ordinario per crisi aziendale, "presumibilmente a partire dal 17 luglio". Lo segnalano le sigle Fisascat-Cisl, Uiltucs e Filcams-Cgil, a proposito della crisi della catena dentistica.

Il trattamento di integrazione salariale spetta a 302 lavoratori, con pagamento diretto da parte dell'Inps; la società anticiperà ogni mese le quote di 13esima e 14esima, oltre alla liquidazione delle ore di permesso maturate e non godute, al 31 dicembre 2019, riconosciuta con la liquidazione delle competenze di luglio. La società si e' impegnata anche a corrispondere ai lavoratori che ne faranno richiesta l'anticipo del Tfr pari al 70% di quanto fin qui maturato, oltre all'anticipo dell'assegno ordinario pari al 40% delle ore autorizzate per l'intero periodo.

"L'accordo - spiega per la Fisascat-Cisl nazionale Dario Campeotto - è stato fatto proprio nella volontà di salvaguardare il più possibile, seppure in una situazione gestionale da parte della proprietà che si potrebbe definire più che critica, il vero patrimonio aziendale, ovvero le professionalità impiegate. Il nostro auspicio è che Dentix Italia presenti un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della società che consenta di riaprire le cliniche e di completare i trattamenti odontoiatrici già pagati dai pazienti e, allo stesso tempo, di preservare i livelli occupazionali".

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