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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Diffusione della lingua italiana, protocollo d'intesa triennale

Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza - contrari Lega Nord e Pdl, astenuta l'Udc - il protocollo d'intesa triennale per la diffusione della conoscenza della lingua italiana

Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza - contrari Lega Nord e Pdl, astenuta l'Udc - il protocollo d'intesa triennale per la diffusione della conoscenza della lingua italiana e dell' educazione civica tra i cittadini stranieri adulti della nostra provincia. Approvato anche un emendamento presentato dal capogruppo Udc Gianfranco Spadoni.

"Nell'ambito dei principi fondamentali comuni per la politica di integrazione degli immigrati nell'Unione europea (Programma dell'Aia del novembre 2004) - ha ricordato l'assessore provinciale all'immigrazione Francesco Rivola - si afferma che ai fini dell'integrazione sono indispensabili conoscenze di base della lingua, della storia e delle istituzioni della società ospite: mettere gli immigrati in condizione di acquisirle è essenziale per una effettiva integrazione. Il Parlamento europeo ha individuato, tra le priorità, la valorizzazione delle opportunità di istruzione e di apprendimento linguistico per gli immigrati e i loro discendenti, al fine di eliminare il divario in termini di risultati rispetto alle altre persone e che anche gli immigrati già altamente qualificati devono talvolta adeguarsi alle esigenze della società ospitante. Il Parlamento europeo si è dichiarato favorevole ai programmi d'integrazione adottati da taluni Stati membri che implicano un impegno reciproco dei paesi d'accoglienza e dei migranti e sono finalizzati ad una sensibilizzazione ai valori fondamentali dell'Unione europea. Il Libro bianco sul futuro del modello sociale "La vita buona nella società attiva", approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 maggio 2009, individua nella conoscenza della lingua  della cultura italiana i requisiti minimi perché avvenga una effettiva inclusione sociale. Il nuovo articolo 4-bis del Testo Unico in materia di immigrazione ha introdotto l'istituto dell'Accordo di Integrazione, da sottoscrivere da parte dello straniero contestualmente alla presentazione della domanda di rilascio del permesso di soggiorno, con l'impegno a conseguire specifici obiettivi di integrazione nel periodo di validità del titolo di soggiorno. Il Testo Unico in materia di Immigrazione e il successivo Decreto Interministeriale del Ministero dell'interno e del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, subordinano il rilascio del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo al superamento di un test di conoscenza della lingua italiana o, comunque, al possesso di un'attestazione di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento)."

"Nella nostra provincia - ha continuato Rivola - il fenomeno dell'immigrazione straniera appare in crescita progressiva: al primo gennaio 2011 è pari a 392.458 abitanti di cui 190.249 maschi e 202.029 femmine. La popolazione straniera residente nella provincia è pari a 43.610 persone, ossia 11,11% della popolazione totale residente; di queste 22.090 sono femmine (50,65% della popolazione femminile) e 21.520 sono maschi (49,35% della popolazione maschile). Rispetto all'anno precedente l'incremento della popolazione straniera è stato di 2.950 unità, pari ad una variazione percentuale del 7,21% rispetto ad un incremento complessivo della popolazione dello 0,76%. Dal 2001 al 2010 la popolazione straniera residente ha avuto un aumento del 75,80% mentre quella italiana del 1,5%."
"Nella seconda metà del 2011 è stato avviato un confronto con numerosi soggetti (Prefettura di Ravenna, Centro Territoriale per l'Educazione di istruzione per adulti "Ricci-Muratori" di Ravenna, Centro Territoriale per l'Educazione di istruzione per adulti "Cerchidio-Strocchi" di Faenza-Lugo, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Comuni di Ravenna, Faenza, Cervia, Russi, Solarolo, Brisighella, Castelbolognese, Riolo Terme e Casola Valsenio, Associazioni Imprenditoriali e Organizzazioni Sindacali ) condividere alcune proposte di metodo e merito finalizzate al sostegno della diffusione della conoscenza della lingua italiana rivolta ai cittadini stranieri adulti. Dal confronto è emersa la proposta di formalizzare questo protocollo d'intesa provinciale sulla base delle indicazioni regionali per il sostegno e la diffusione della conoscenza della lingua italiana e educazione civica rivolta ai cittadini stranieri adulti."

Il consigliere della Lega Nord, Rudi Capucci ha lamentato "la mancanza, nella delibera, di dati economici" mentre il capogruppo Gianlugi Forte ha motivato il voto contrario del gruppo Lega Nord rilevando che "di solito si fa un preventivo dei costi e non un consuntivo in corso d'opera. Non sappiamo quanto ci costa questo progetto. Inoltre diamo agli immigrati un segnale sbagliato. Gli facciamo intendere che hanno solo diritti e non doveri."

Massimo Mazzolani, capogruppo Pdl, ha rilevato che "i corsi sono scollegati dal mondo del lavoro. Il territorio provinciale non può rispondere alle aspettative che iniziative come questa alimentano tra chi ancora non ha un permesso di soggiorno".

Di parere opposto invece i consiglieri Secondo Galassi e Davide Coralli (Pd) e i capigruppo Tiziano Bordoni (Fds) e Nicola Staloni (Sel) che hanno votato a favore.

Gianfranco Spadoni, capogruppo Udc, ha chiesto "una rendicontazione puntuale che dia al consiglio garanzie precise visto che diamo carta bianca alla giunta. Infatti non ci è dato conoscere né i progetti né l'impegno di spesa. Scopo dell'emendamento è proprio quello di favorire la trasparenza e un maggior coinvolgimento del consiglio."
 

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