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Cronaca

Lavano le auto 'in nero': interviene la Guardia di Finanza

Un semplice autolavaggio celava una situazione di totale evasione contributiva. Questa è la realtà che si è palesata ai finanzieri della Seconda Compagnia di Ravenna

Un semplice autolavaggio celava una situazione di totale evasione contributiva. Questa è la realtà che si è palesata ai finanzieri della Seconda Compagnia di Ravenna allorché, unitamente a funzionari dell’Ispettorato del Lavoro, hanno effettuato un accesso in un autolavaggio per intraprendere un controllo volto alla lotta al cd. “sommerso da lavoro”. Nel corso dell’attività ispettiva è stata, infatti, riscontrata la presenza di ben tre lavoratori totalmente “in nero”.

Questi non erano registrati nel “Libro Unico del Lavoro”, inoltre trovato un altro dipendente irregolare. Le prescritte “ritenute alla fonte”, che il datore di lavoro è obbligato ad operare e versare all’Erario, non venivano correttamente operate e versate per tutti i lavoratori dell’autolavaggio. Dalle dichiarazioni dei dipendenti, nonché dalla disamina dei registri contabili esibiti dall’impresa, è emerso che l’azienda utilizzava esclusivamente, da circa due anni, svariati lavoratori in totale evasione degli obblighi a cui è tenuto il datore di lavoro in qualità di “sostituto d’imposta”.

La Guardia di Finanza si conferma sempre presente e pronta ad intervenire nel caso si manifesti un’irregolarità, sia essa di dimensioni economiche rilevanti o meno.

 
 

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