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Cronaca Bagnacavallo

Dopo l'avventura a MasterChef Nicola si racconta: "Da piccolo mangiavo solo minestrina. Il mio cavallo di battaglia? I passatelli"

Ha tanti sogni per il futuro, ma prima vuole studiare ancora tanto e fare esperienze nel mondo della cucina Nicola Longanesi, 20enne di Bagnacavallo reduce della partecipazione alla dodicesima edizione di MasterChef Italia

Ha tanti sogni per il futuro, ma prima vuole studiare ancora tanto e fare esperienze nel mondo della cucina. Nicola Longanesi, 20enne di Bagnacavallo, è reduce della partecipazione alla dodicesima edizione di MasterChef Italia, il cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy, in onda su Sky Uno ogni giovedì e disponibile in streaming su Now. Il giovane aspirante chef romagnolo giovedì è stato eliminato dal programma classificandosi in dodicesima posizione, dopo aver sbagliato un dolce a base di pasta frolla durante l'Invention Test. Ma l'eliminazione non ha fermato i suoi sogni e la sua fame di nuove conoscenze nel mondo della cucina.

Nicola, com'è andata l'avventura di MasterChef?

E' stata un'esperienza molto, molto positiva: dalle amicizie che si sono create a quello che ho imparato. E' stato molto divertente, anche se ovviamente molto impegnativo e faticoso. Dentro MasterChef si cresce in fretta, ho imparato molto sia a livello culinario che a livello personale. Sei da solo a scontrarti con altri 20 concorrenti tutti molto forti e a volte scopri di saper fare cose che non avevi idea di essere in grado di fare.

Ti aspettavi l'eliminazione giovedì sera?

Diciamo che non sono mai stato un ottimista! (ride, ndr) Ero sempre pronto all'eventualità di dover abbandonare il programma. I giudici ci ripetevano sempre che puoi fare i piatti migliori, ma che alla fine conta solo l'ultimo piatto che porti. Ci credevo ad andare avanti, però è il gioco e bisogna accettarlo, anche se non è facile.

Qual è stato il momento più bello e quello più brutto durante il programma?

Il più bello sicuramente i complimenti di Chef Scabin: è stato un po' "esclusivo" come complimento, ha tenuto a sottolineare che mi muovessi bene in cucina e che sarei andato avanti, e detto da un'icona del panorama gastronomico mondiale fa proprio piacere. Il più brutto è scontato: l'eliminazione, quando mi hanno detto di togliere il grembiule.

Nicola insieme a Chef Scabin
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Rispetto a MasterChef Junior (Nicola ha partecipato al programma quando aveva 12 anni, ndr) come ti è sembrato partecipare alla versione "adulta" del programma?

Sono state due esperienze sicuramente molto diverse, perchè è cambiato proprio il modo in cui mi sono approcciato: da piccolo ero molto più spensierato, era un gioco, mentre questa volta è stato più impegnativo e coinvolgente, è una competizione più che un gioco e il livello è molto più alto. Ma comunque non è sicuramente stato meno divertente!

Da dove è nata la tua passione per la cucina, chi te l'ha trasmessa?

L'immagine della nonna che tira la pasta fresca e fa i cappelletti è indelebile. In realtà, però, la mia passione è nata per caso: da piccolo mangiavo poche cose, facevo un sacco di capricci, mi chiamavano "mister minestrina" perchè mangiavo solo minestrina in brodo, anche a ferragosto! (ride, ndr) Così un giorno ho detto: visto che non mi piace niente, inizio a cucinare io. E cucinando mi rendevo conto che quello che prima "schifavo" in realtà mi piaceva. Da quel momento ho capito che mi divertiva cucinare, ma anche riunire a tavola amici e famiglia.

A proposito di famiglia, sei legato alla tradizione culinaria romagnola?

Cerrto, sono molto legato: ci sono dei piatti che probabilmente farò per tutta la vita, come il brodo della domenica e i passatelli. Una base di tradizione ci vuole sempre anche per riuscire a fare i passaggi successivi.

Qual è il tuo cavallo di battaglia?

Che domanda difficile! Io di solito apro il frigorifero e cucino in base a quello che ci trovo dentro. Se proprio devo scegliere direi passatelli con vongole e pomodorini confit, un piatto che mi ricorda mio babbo che portava a casa dal mare le vongole.

Senti ancora i tuoi compagni di MasterClass?

Sì, sono nate delle amicizie che ci porteremo avanti nel tempo. Sembra strano come possano nascere legami in una competizione a volte anche feroce, ma è stata proprio quella la chiave del divertimento.

Hai ricevuto offerte di lavoro dopo MasterChef? Quali sono i tuoi progetti ora?

Sì, ho ricevuto alcune proposte, ora valuterò il da farsi. Per il momento intanto continuo con gli studi e continuo a cucinare. Prima di MasterChef poi non usavo i social, ora mi sono reso conto che è divertente, quindi chissà... Magari aprirò un canale di ricette!

Cosa sogni per il futuro? Di certo non aprire una pasticceria immagino...

(ride, ndr) Potrebbe essere una sfida con me stesso aprire una pasticceria, bisogna mettersi alla prova anche su quello che si conosce meno. L'idea di aprire un ristorante sicuramente è ancora molto lontana, bisogna considerare anche l'aspetto economico. Comunque sono aperto a tutte le strade, sicuramente voglio lavorare nella cucina, visto che è una passione che da quando ho scoperto c'è sempre stata. Potrei fare lo chef, lavorare in un'azienda alimentare, ma mi piacerebbe anche lavorare come giornalista enogastronomico. Sto studiando per realizzare i miei sogni.

Nicola in cucina davanti allo chef stellato Jeremy Chan
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