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Cronaca Lugo

Lugo, nuova guida per il Teatro Rossini: nominato Domenico Randi

"Noi riteniamo che sia importante mettere la cultura al centro, indipendentemente dalla crisi - ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli -. La scelta è ricaduta su un uomo che ama questa città, questo teatro, e che ha una grande esperienza amministrativa

Domenico Randi è il nuovo vicepresidente della Fondazione Teatro Rossini. Randi subentra nelle deleghe e negli incarichi che prima erano in capo al direttore Mauro Emiliani, in pensione dal 31 dicembre scorso. “Noi riteniamo che sia importante mettere la cultura al centro, indipendentemente dalla crisi - ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli -. La scelta è ricaduta su un uomo che ama questa città, questo teatro, e che ha una grande esperienza amministrativa. Ringrazio l’ex direttore Emiliani per il lavoro svolto in questi anni come direttore del Teatro Rossini, ma anche come capo servizio del Settore Cultura del Comune di Lugo, ruolo oggi ricoperto da Claudio Leombroni, una persona qualificata che presta servizio in condivisione tra il nostro Comune e la Provincia di Ravenna; ricordiamo inoltre che ora Leombroni ricopre anche l’incarico di direttore della biblioteca comunale ‘Fabrizio trisi’. Ora siamo in una fase nuova, abbiamo una grande squadra per lavorare sulla cultura, composta da Domenico Randi al Teatro Rossini, Claudio Leombroni sulla biblioteca e Daniele Serafini, responsabile per i musei e le mostre. Colgo l’occasione infine per ringraziare tutto lo staff del Teatro Rossini”.

Randi, in pensione dal 2011, ha ricoperto l’incarico di direttore generale della Provincia di Ravenna dal 1 luglio 2003. Nell’aprile del 2000 è stato assunto dalla Fondazione Teatro Comunale di Bologna (circa 300 dipendenti e un bilancio annuo di oltre 25 milioni di euro), dove ho svolto la funzione di direttore del personale fino alla fine di febbraio 2003. “Appena il sindaco mi ha contattato, non ho esitato a dare la mia assoluta e piena incondizionata disponibilità - ha dichiarato Randi, ringraziando Ranalli -. Il mio approccio non sarà ispirato né alla nostalgia, né alla riproposizione di vecchi schemi, ma una sfida rivolta al futuro. Naturalmente occorre una progettualità all'altezza delle difficoltà. Vedo un’amministrazione determinata, mi sento ben sostenuto, ben supportato e ben circondato, per questo sono convinto che questa impresa possa riuscire. I punti di forza di questo teatro sono molti, penso alla prosa e alla concertistica. Lugo Opera Festival potrebbe essere una criticità, ma allo stesso tempo un punto di forza. Penseremo per esempio a collaborazioni con la Filarmonica Arturo Toscanini e con gli altri teatri senza limitare lo sguardo al nostro territorio: tutte sinergie da costruire e che ci auguriamo non tarderanno a venire”.

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