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Cronaca Faenza

Donazioni di sangue in calo nel 2017: l'Avis lancia un appello

Nello specifico, le donazioni di sangue intero sono risultate 3524, mentre quelle di plasma sono state 850, per un totale di 4374, 223 in meno rispetto all'anno precedente

Bilancio in rosso per le donazioni nell'anno solare 2017 dell'Avis di Faenza: complessivamente si è registrato un calo di circa il 5%. Nello specifico, le donazioni di sangue intero sono risultate 3524, mentre quelle di plasma sono state 850, per un totale di 4374, 223 in meno rispetto all'anno precedente. Calano anche i nuovi donatori, che nel 2017 sono risultati 174, 24 in meno del 2016.

Per la verità, il trend faentino ricalca un po' quello registrato a livello nazionale, regionale e provinciale. Il presidente di Avis Faenza, Angelo Mazzotti, lancia comunque un appello: "Cerchiamo nuovi donatori. La nostra autosufficienza non è in discussione, ma vorremmo metterci al riparo da eventuali emergenze. Vale la pena ricordare che la mancanza di sangue mette a rischio terapie ed interventi chirurgici programmati". Sulle cause che hanno determinato il calo nel 2017, Mazzotti risponde: "La contrazione delle donazioni si è avuta soprattutto nei mesi estivi, quando la nostra raccolta è diminuita del -10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I motivi? Il caldo, le ferie, le sospensioni dei donatori per viaggi all’estero, in aree geografiche che possono comportare il rischio di trasmissione di infezioni virali. Una concausa va poi ricercata in questioni organizzative. Quest'anno la gestione dei nostri prelievi è passata dall'Ausl all'Avis Provinciale: questa novità almeno inizialmente ha generato qualche difficoltà, che comunque sta andando verso una soluzione. Il nostro obiettivo per il 2018 è tornare ai livelli del 2016, recuperando perlomeno la percentuale di donazioni perso l'anno scorso. Poi è chiaro che non ci si ferma, non ci si può accontentare. Abbiamo messo in cantiere un po' di iniziative in grado di portare dei frutti, in primis la campagna "Rete Avis Lavoro - Faenza Città del Dono", appena partita con la Bcc ravennate, forlivese e imolese. Con questo progetto, avviato in collaborazione con il Comune, l'Aido (Associazione italiana donatori organi) e l'Admo (Associazione donatori midollo osseo), vogliamo operare in modo capillare sul territorio, per coinvolgere le realtà economiche locali in una rete solidale di sensibilizzazione e promozione del dono. Ci rivolgiamo alle grandi e medie realtà faentine dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del settore agricolo e della cooperazione. Incontreremo i lavoratori, cercando di valorizzare il concetto della solidarietà attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione, allo scopo di favorire ed incrementare l’attività delle donazioni di sangue, midollo osseo e organi".

Mercoledì 24 l’Autoemoteca sarà posizionata all’esterno della sede e direzione generale della Bcc in Piazza della Libertà, per consentire ai dipendenti volontari di effettuare l’idoneità alla donazione di emocomponenti e midollo osseo. "Ai dipendenti che decideranno di aderire all’iniziativa, verrà concesso un permesso retribuito per sottoporsi all’esame di verifica dell’idoneità alla donazione – spiega Angelo Albertini, dirigente con delega al personale della Banca – La speranza è di poter fornire un contributo concreto al successo di questa iniziativa al servizio della comunità".

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