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Cronaca

Dopo 5 anni completato il 'Giardino del labirinto' in mosaico fuori dal carcere

Il progetto è un labirinto pavimentale composto da 169 triangoli in mosaico iniziato nel 2016

E' stata celebrata sabato pomeriggio nel giardino pubblico davanti al carcere di Ravenna, nell’ambito della Celebrazioni dantesche 2021 e alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Ravenna, la conclusione del progetto a cura dell’associazione Dis-Ordine di Ravenna 'Dante Eco Green - Il Giardino del Labirinto: un percorso di consapevolezza', con l’installazione del Minotauro. Il progetto, un labirinto pavimentale composto da 169 triangoli in mosaico iniziato nel 2016 da un suggerimento di Giampiero Corelli e in collaborazione con LandShapes di Paolo Gueltrini, si avvale del Patrocinio di Ministero della Giustizia e Comune di Ravenna (Assessorato alle Politiche Sociali - Assessorato alla Cultura - Assessorato Ambiente) e, recentemente, del Patrocinio del Comitato Nazionale Celebrazioni Dantesche 2021.

La grande collezione di mosaici di scuola ravennate, realizzata con ampio coinvolgimento generazionale di artisti e mosaicisti, delle scuole e degli ospiti del carcere, è un percorso pavimentale sviluppato attraverso moduli triangolari, sia in richiamo alla tarsia del labirinto di San Vitale, sia come traccia verso la direzione “E quindi uscimmo a rivedere le stelle”(Dante Inferno XXXIV, 139). Ai partecipanti, individuati tramite adesione volontaria al progetto pubblicizzato attraverso social e passaparola, è stato suggerito il tema trasversale 'Gli Elementi della natura nell’Opera di Dante', entro il quale ognuno ha potuto individuare un’ampia gamma di suggestioni da trasporre in immagini, texture, geometrie, segni, simboli, cifre e figure.

La grande opera collettiva dedicata a Dante, ad oggi l’unica che rimarrà alla città, se saprà conservarla, che prima della sua collocazione definitiva è stata esposta nel 2018 a Chartres (Francia) in occasione del 12esimo Rencontres Internationales de Mosaique e nel 2019 al Labirinto effimero dell’Azienda Galassi di Alfonsine, è ora parte integrante del restyling del Giardino del Labirinto, arricchito con arredi per accogliere i parenti in visita ai detenuti, una panchina rossa in collaborazione con Linea Rosa in segno di giustizia contro la violenza di genere e una teca espositiva ispirata al poliedro raffigurato in Melencolia I di Albrecht Dürer, 1514, che periodicamente ravviverà il luogo con esposizioni ed eventi. In questa occasione presenta l’opera “La colomba tramortita”, un mosaico realizzato dallo Studio Il Mosaico di Luciana Notturni per il Dis-Ordine, originale reinterpretazione del celebre mosaico delle colombe abbeveranti ripresa da un’idea di Nino Carnoli e Enzo Pezzi pubblicata nel 1999.

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