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Cronaca

Dopo il sequestro, in vetrina spunta un nuovo albero fallico: "Lo faccio per la pace"

Un nuovo albero fallico ha fatto la sua comparsa nella vetrina dell'atelier di Montellik in via Oriani, di fianco a quello in "versione femminile" realizzato dopo il sequestro di quello "maschile"

Dopo la seconda multa e il sequestro delle statue falliche - il secondo, nel giro di un anno - l'artista Francesco Montellik è tornato a esporre le sue opere. Un nuovo albero fallico, infatti, domenica ha fatto la sua comparsa nella vetrina del suo atelier in via Oriani, di fianco a quello in "versione femminile" realizzato dopo il sequestro di quello "maschile". Certo, non sono le stesse riproduzioni multate a dicembre, che ora sono poste sotto sequestro, ma nuove opere che l'artista teneva "di scorta". "I peni sono stati sequestrati ingiustamente, ma forse in buona fede - spiega Montellik - Sono cosciente di non aver fatto nessun reato, ma di aver contribuito alla storia dell'arte, che da sempre aiuta l'uomo a liberarsi dalle catene".

Alberi "insoliti" in centro storico

Montellik spiega di averlo fatto per un motivo ben preciso: "L'albero resterà in vetrina tutto l'anno e oltre, fino a quando non ci sarà pace nel mondo. La mia opera dà contro alla schiavitù, ma è un concetto che verrà spiegato più avanti, quando l'umanità comincerà a essere in pace e non persa in cose stupide come succede adesso".

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