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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cervia

Dopo la petizione 'anti-movida' anche gli albergatori dicono no agli schiamazzi

Le richieste di Federalberghi si aggiungono a quelle di alcuni cittadini di Milano Marittima che, a marzo, hanno presentato una petizione 'anti-movida' al Comune di Cervia

Federalberghi esprime la propria contrarietà alla decisione dell’amministrazione comunale di Cervia sulla 'zonizzazione acustica', che prevede per le aree della prima fascia turistica, spiaggia inclusa, l’inserimento nella 'classe quarta' (aree di intensa attività umana). "Tale decisione, infatti, non tutela lo svolgimento delle attività turistiche poiché la classe quarta consente livelli di rumore troppo alti, soprattutto nella fascia notturna, non compatibili con il soggiorno degli ospiti negli hotel - commenta il presidente di Federalberghi Ascom Cervia Maurizio Zoli - Abbiamo più volte proposto all’amministrazione di inserire la prima fascia turistica in classe terza, che prevede livelli di rumore più contenuti in termini di decibel, ma tale proposta è rimasta inascoltata nonostante la sua piena adeguatezza alla realtà cervese. L’amministrazione comunale è andata in realtà nella direzione opposta assegnando la classe quarta al posto della classe terza derivante dai calcoli. La tendenza a un turismo di qualità con massima attenzione al benessere e al comfort dei clienti, alla sostenibilità ambientale e sociale, non beneficerebbe di quest’innalzamento di classe dalla terza alla quarta che, anzi, va in contrasto con il percorso intrapreso. Sarebbe, questo, un segnale importante nel momento in cui località della costa sembrano puntare all’apertura serale non-stop dell’arenile, favorendo un modello di turismo estremo che rischia di essere fuori da ogni controllo".

Le richieste di Federalberghi si aggiungono a quelle di alcuni cittadini di Milano Marittima che, a marzo, hanno presentato una petizione 'anti-movida' al Comune di Cervia. "Partendo dalla classificazione acustica del territorio, è indispensabile estendere i controlli alle attività musicali garantendo il rispetto delle normative che regolano tali eventi - aggiunge Zoli - Spesso accade infatti che gli eventi autorizzati come piccoli trattenimenti per un numero limitato di clienti sfocino in vere e proprie attività di pubblico spettacolo effettuate senza le dovute precauzioni, il dovuto controllo e le necessarie autorizzazioni. Un altro aspetto, nuovamente legato alla classificazione acustica, riguarda la rete viaria. Nonostante il Piano Urbano del Traffico reputi fondamentale un’attenta gerarchizzazione che porti a interventi capaci di ridurre l’incidentalità dovuta soprattutto all’elevata velocità di transito e alla forte conflittualità fra utenti deboli e autovetture, e nonostante l’amministrazione comunale stia andando in questa direzione, diversi assi stradali minori sono stati elevati a strade di scorrimento attribuendo la classe quarta alle aree prospicienti ed estendendo l’ampiezza di tali fasce di pertinenza a 50 metri anziché al primo fronte di edifici. Per raggiungere gli obiettivi di tutela e controllo del territorio prefissati tutti gli interventi devono muoversi all’unisono nella stessa direzione. Per noi è imprescindibile garantire al turista una vacanza in piena sicurezza e in linea con le caratteristiche del nostro territorio. Per questo motivo, riteniamo che le zone di fascia turistico/recettiva debbano essere inserite in classificazione acustica terza come anche le aree prospicienti la viabilità secondaria (interquartiere e di quartiere). Inoltre il turista deve poter vivere in tranquillità il proprio soggiorno, evitandogli schiamazzi notturni, musica troppo alta durante le ore di sonno garantendogli e offrendogli un soggiorno rilassante. La nostra è una “città verde” che si sta proiettando sempre di più verso il benessere, il relax, lo sport e l’ecosostenibilità. Tutto questo deve essere garantito al turista stanziale che ha scelto la nostra località per trascorrere le proprie vacanze".

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