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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Russi

"Sorpresa" in campagna: un deposito con otto quintali di droga nascosti in un'ex porcilaia

Un vero e proprio magazzino stracolmo di droga allestito in un'impensabile struttura agricola e un quantitativo totale di circa 8 quintali di droga, che sul mercato avrebbe potuto fruttare anche otto milioni di euro

Un vero e proprio magazzino stracolmo di droga allestito in un'impensabile struttura agricola nella campagna di Russi. E' ciò che ha scoperto il Nucleo investigativo del comando provinciale di Ravenna, che nell'ultimo periodo ha rafforzato l'attività info-investigativa sul traffico di sostanza stupefacenti proprio nella zona delle campagne di Russi, dove erano stati segnalati movimenti sospetti.

Un magazzino di droga scoperto dai Carabinieri (foto Massimo Argnani)

Domenica pomeriggio una pattuglia dell'Aliquota radiomobile della compagnia di Ravenna ha notato una Citroen che si immetteva su via San Vitale in direzione di Russi con una manovra anomala e andando a velocità un po' troppo sostenuta. Gli agenti hanno quindi fermato il veicolo, alla cui guida c'era un 70enne della provincia di Monza-Brianza che da subito sarebbe apparso particolarmente agitato, cosa che ha spinto i poliziotti a effettuare una perquisizione. E la prima sorpresa è spuntata proprio dal bagagliaio, dove erano stati nascosti due sacchi neri per l'immondizia contenenti ben 70 chili di marijuana.

Da lì gli agenti sono riusciti, anche grazie alle testimonianze degli abitanti di Russi, a individuare nei pressi dell'ex zuccherificio un'ex porcilaia adibita a magazzino per ricovero di atrezzi agricoli in uso a un 40enne albanese, ma residente a Russi, già noto alle forze dell'ordine per traffico di sostanze stupefacenti. La sorpresa più grande, però, la Polizia se l'è trovata di fronte una volta entrata nell'ex porcilaia: al suo interno, infatti, erano stoccati 602 chili di marijuana, suddivisa in balle avvolte da cellophane (gli stessi involucri in cui era contenuta quella trovata nell'auto), e 128 chili di hashish ripartiti in panetti sottovuoto. Un quantitativo totale di circa 8 quintali di droga, che sul mercato avrebbe potuto fruttare anche otto milioni di euro. Il 40enne albanese e l'imprenditore 70enne lombardo, incensurato, sono stati arrestati e portati in carcere a Ravenna, a disposizione della Procura della Repubblica, pm Angela Scorza.

Gli inquirenti stanno indagando per capire da dove sia arrivata la droga e il mercato a cui era destinata - le prime ipotesi vedrebbero la sostanza stupefacente partire da Ravenna per dirigersi al nord; non si esclude che il canale di provenienza sia quello ormai ben collaudato dei Balcani, tuttavia dalle prime indagini non sembrerebbe trattarsi di droga trasportata via mare (come nel caso di novembre 2017 quando erano state recuperate 2 tonnellate e mezzo di droga arrivata su delle imbarcazioni) ma giunta a Ravenna tramite un varco più convenzionale. Gli inquirenti non ritengono ci possano essere collegamenti con i numerosi recenti arresti per droga nella zona di Russi, ma viste le grosse quantità di droga si tratterebbe di un fornitore superiore rispetto a quello che può avere la gestione di una piazza al dettaglio, una sorta di "grossista". "Un plauso per l’importante risultato ottenuto nella lotta al traffico di stupefacenti grazie alla solerte attività investigativa dei carabinieri del Comando provinciale di Ravenna", afferma soddisfatto il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone.

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