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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Russi

Aiutava due trafficanti a smerciare la cocaina: minorenne finisce in comunità

Secondo le indagini, la ragazza svolgeva il ruolo di pusher per le consegne ai clienti e prestava ausilio nella preparazione e confezionamento delle dosi

Alle prime luci dell'alba di sabato la Polizia di stato ha eseguito la misura cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, del collocamento in comunità nei confronti di una diciassettenne albanese, residente nel ravennate, gravemente indiziata del concorso nell’attività di detenzione e spaccio di cocaina con i familiari maggiorenni, due dei quali arrestati in un blitz della Squadra Mobile il 16 maggio.

I PRIMI SOSPETTI - Le indagini, dirette dal pm della Procura della Repubblica di Ravenna Monica Gargiulo, avevano portato a maggio all'arresto in flagranza del delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente due persone, un 25enne e un 33enne da qualche anno residenti nel comprensorio di Russi insieme alle famiglie, colti in possesso di oltre un chilo di droga. Gli investigatori dell’Antidroga della Squadra Mobile da tempo osservavano i movimenti dei due soggetti, entrambi con una regolare attività lavorativa, privi di precedenti e quindi insospettabili che, secondo le indagini, gestivano una consistente attività di traffico di cocaina. Già a marzo, sulla massicciata della linea ferroviaria Ravenna-Russi in campagna, gli investigatori avevano trovato ben 122 dosi di cocaina (circa 70 grammi) già pronte per lo smercio. Le dosi erano contenute in una bottiglia di plastica nascosta tra gli arbusti e riempita di riso, per preservare la droga dall'umidità. La sostanza stupefacente era stata immediatamente sequestrata.

L'INCURSIONE - Martedì scorso è scattato il blitz da parte degli agenti della Squadra Mobile. I due soggetti sono stati fermati a bordo delle proprie autovetture a pochi metri da casa, dove sono state eseguite le perquisizioni. Nella casa del 25enne sono stati trovati 11 involucri contenenti complessivamente oltre un chilogrammo di cocaina, celati all’interno di una pentola a pressione contenente riso, e altre 15 dosi già confezionate, oltre al materiale per il confezionamento, a due bilance di precisione e ad alcune agende. Il 33enne, invece, è stato trovato in possesso di 7 dosi di cocaina, sequestrate insieme 2.230 euro in contanti. Nell'orto dell'uomo, in uso a lui e alla moglie, sono state poi trovate altre 98 dosi sotterrate alla base di un albero, per circa 65 grammi di cocaina. I due stranieri sono stati trasferiti al carcere di “Port’Aurea” e i loro arresti sono stati convalidati in attesa del processo.

LA MINORENNE - Gli ulteriori sviluppi delle indagini, grazie anche alla consultazione delle agende sequestrate, hanno acclarato gravi elementi indiziari e probatori nei confronti anche della minore, risultata pienamente inserita nell’attività illecita posta in essere dai familiari, svolgendo il ruolo di pusher per le consegne ai clienti e prestando ausilio nella preparazione e confezionamento delle dosi. La ragazza è stata rintracciata sabato mattina e condotta presso una comunità fuori provincia, così come disposto dalla competente autorità giudiziaria.

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