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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Dubbi sul deposito di gas al porto: "Via Baiona si paralizzerà e danneggerà anche i turisti"

Ai dubbi già espressi da Massimo Manzoli di Ravenna in Comune si aggiungono quelli di Assoraro, associazione di idee per Ravenna e la Romagna

Martedì il consiglio comunale ha approvato la concessione della deroga alla Pir, società Petrolifera italo rumena, per la costruzione di un deposito di stoccaccio di gnl, gas naturale liquido, al porto. Il progetto ha ottenuto il consenso, seppur tra qualche dubbio e incertezza, anche di buona parte dell'opposizione: la concessione della deroga è stata approvata con il voto favorevole di tutti i consiglieri, tranne 5 astenuti (Learco Vittorio Tavoni di Lega Nord, Veronica Verlicchi della Pigna e Marco Maiolini, Michela Guerra e Samantha Tardi di CambieRà); unico contrario Massimo Manzoli di Ravenna in Comune, che già nei giorni scorsi aveva espresso grossi dubbi in merito al progetto.

"Toccata con mano la crisi economica degli ultimi anni, è ampiamente condivisibile la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi in quanto utili allo sviluppo economico del nostro territorio - commenta Paolo Guerra di Assoraro, associazione di idee per Ravenna e la Romagna - Soprattutto se nell'ambito dell'attività portuale ravennate, che da anni fatica a ripartire anche a causa di colpevoli ritardi sull’approfondimento del Candiano. Tuttavia, non può essere condivisibile l'assenza di un maggior dibattito per un insediamento di tale portata semplificandolo fino a questo punto. Al di là dei rischi legati ai serbatoi che tutti auspichiamo saranno contenuti grazie alle nuove tecnologie, vi saranno comunque delle conseguenze di enorme impatto legate al traffico dei camion che deriverà dalla sua distribuzione nell’entroterra, tema sul quale non pare vi siano stati adeguati approfondimenti. Il dibattito e le proposte, ma soprattutto le responsabilità da assegnare all’amministrazione locale per sostenere questo insediamento (non per contrastarlo), penso dovessero prendere in considerazione anche il congestionamento della via Baiona sulla quale, oltre al traffico attuale, si aggiungeranno centinaia di camion che trasporteranno i 700mila metri cubi di gas. Un traffico che si riverserà su un asse viario privo di strade alternative e in una zona industriale dove le interferenze con altri mezzi di trasporto potranno essere ulteriormente critiche. Tutto ciò influirà anche sul transito turistico, sovrapponendosi alle visite dei crocieristi in città e a coloro che in estate si recano sulle spiagge di Porto Corsini e di Marina Romea. E ancora ricadranno sul sistema paesaggistico ed ambientale, essendo la Via Baiona a ridosso di una delle zone umide ravennati di maggior pregio, ma ancora priva di una barriera fisica a separazione fra il lato industriale e quello naturale, per la quale basterebbe una fascia verde e alberata come viene fatto in buona parte dei distretti industriali europei. A sostegno di questo progetto come di quelli futuri, ma anche in favore dei cittadini di Ravenna e dei residenti delle località di Marina di Ravenna, di Porto Corsini e di Marina Romea, non è necessario interrogare l’amministrazione sui limiti logistici che ci sono in questo distretto, inchiodandoli alle proprie decennali responsabilità per la mancanza di adeguate infrastrutture? Non deve essere colta l'occasione per comprendere come superare l'insufficenza di collegamenti viari a sostegno della portualità, richiedendo se e come sarà gestito l'ulteriore congestionamento sulla Via Baiona a nord del Candiano? Fra l'accettare incondizionatamente e l'assistere silenziosamente, non vi sono altre modalità di confronto?".

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