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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Due anni per realizzare la Casa delle Tecnologie Emergenti: un progetto da 140mila euro

Il progetto, volto a supportare progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico, sarà in gran parte finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione

Costerà poco meno di 140mila euro la Casa delle Tecnologie Emergenti di Ravenna. Il progetto, che arriverà nella città dei mosaici tramite un’alleanza con il Comune di Bologna, ha l'obiettivo di supportare progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico finalizzati allo sviluppo di prodotti, processi, servizi o modelli di business e organizzativi relativi alle tecnologie emergenti quali Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet delle cose (IoT) e tecnologie quantistiche, grazie all’uso e allo sviluppo delle reti mobili ultra veloci (5G) e alla ricerca sulle reti mobili di nuova generazione (6G).

La Giunta comunale di Ravenna ha approvato nei giorni scorsi una variazione di bilancio che fissa il budget complessivo del progetto a 139.916,81 euro (precedentemente erano 136.653), di cui 85.985,35 a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 e 53.931,46 euro quale quota di cofinanziamento comunale, relativa a costi di personale dipendente per la gestione del progetto. Classificatosi al primo posto del bando promosso alla fine dello scorso anno dal ministero dello Sviluppo economico (oggi ministero delle Imprese e del made in Italy), il progetto prevede una Convenzione tra i comuni di Bologna e di Ravenna che avrà durata fino a 6 mesi dalla conclusione delle attività previste dal progetto approvato, che devono essere realizzate entro il termine massimo di 2 anni dalla stipula dell'atto.

Nel territorio ravennate due saranno gli spazi della Casa delle Tecnologie Emergenti. A Marina di Ravenna, nel Centro di Ricerche Ambiente, Energia e Mare, si istallerà SSAIL (Sicurezza, Sensoristica e Automazione per l’innovazione della Logistica e del Lavoro) arricchendo il Centro di nuove competenze e progettualità grazie anche all’arrivo dei laboratori dell’Università di Bologna che si occuperanno di ricerca e sviluppo per la sicurezza sul lavoro; allo stesso tempo il progetto permetterà di rafforzare le attività dell’incubatore per le imprese che il Comune di Ravenna sta realizzando, e che verrà avviato tra pochi mesi. All’Autorità Portuale invece sarà sviluppato un progetto specifico di ricerca e sviluppo a servizio del porto e della città.

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