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Cronaca Russi

Due nuovi studenti positivi al Coronavirus a scuola

"Questa positivizzazione è stata rilevata a seguito di verifica per contatto con positività rilevata nell’ambiente domestico"

Nelle scuole di Russi due alunni, non residenti in città, sono stati trovati positivi al Coronavirus. A confermarlo è il sindaco Valentina Palli: "Questa positivizzazione è stata rilevata a seguito di verifica per contatto con positività rilevata nell’ambiente domestico - spiega il primo cittadino - Per fortuna i nostri studenti stanno bene. Come sempre, ho promesso che in questa questione avrei garantito ai cittadini massima trasparenza e lealtà, perciò mi sembra giusto e corretto informarvi, anche se il bollettino odierno non segnala questo numero per la nostra città, proprio poiché non si tratta di cittadini residenti qui. Rassicuro prima di tutto studenti e famiglie: l'Ausl ha già avviato tutti i Protocolli rivolti alle indagini del caso, pertanto nei prossimi giorni gli studenti potranno continuare a frequentare in sicurezza la scuola (i compagni di questi studenti dovranno portare la mascherina per tutta la durata delle lezioni e saranno chiamati a screening di verifica). Quindi non facciamoci prendere da un panico ingiustificato".

Questa comunicazione è utile al sindaco per tornare su un argomento che, spiega Palli, "forse ritenevo un po’ scontato. La mascherina - sia essa chirurgica piuttosto che artigianale - è un presidio che nei mesi scorsi è spesso mancato. Ci sono state settimane nelle quali rinvenire una mascherina era quasi come trovare un tesoro. Ora che possiamo reperirla ovunque, indossarla e proteggere noi stessi e gli altri, nasce la polemica della mascherina. Non ho certo tempo né voglia di addentrarmi in una analisi di dettaglio di questo pensiero che, sia chiaro, non condivido affatto. C’è però una dinamica più che chiara: indossare la mascherina non uccide nessuno. Non indossarla invece ha causato più di un problema, nel migliore dei casi. Perciò che siate d’accordo o meno con l’utilizzo di questo presidio, ciò che vi chiedo è un gesto di responsabilità se non verso voi stessi almeno verso gli altri. Un po’ di sano e saggio rispetto per il prossimo, anche quando il comportamento normativamente richiesto non è condiviso. Ricordo sempre che questa partita si gioca prima di tutto su comportamenti e responsabilità individuali. Il virus non ha gambe, usa le nostre; l’ho detto qualche mese fa, vediamo di ricordarcelo".

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