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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Elezioni, LpR detta le condizioni: "Non vogliamo il candidato sindaco, ma vogliamo che sia un civico"

"Per raggiungere questo obiettivo, siamo disponibili a presentarci in una coalizione che ne abbia i numeri elettorali, indispensabili in democrazia per prevalere, rinunciando a presentare un nostro candidato sindaco”

“Il nostro obiettivo è mandare a casa il PD, giacché in democrazia il ricambio non può aspettare più di mezzo secolo senza che si instauri un regime totalitario. In tal senso, qualsiasi alternativa è più salutare che la continuità di uno strapotere. Per raggiungere questo obiettivo, siamo disponibili a presentarci in una coalizione che ne abbia i numeri elettorali, indispensabili in democrazia per prevalere, rinunciando a presentare un nostro candidato sindaco”: lo annuncia una nota della lista civica guidata da Alvaro Ancisi.

In vista della prossima tornata elettorale, la lista d’opposizione mette in chiaro le condizioni della sua partecipazione ad una eventuale alleanza alternativa. LpR fa quindi valere i suoi numeri: “Tutti hanno ormai capito che senza Lista per Ravenna nessuna opposizione al PD potrà portarlo all’inevitabile ballottaggio. Non è una presunzione di golden share, ma la consapevolezza della forza riconosciutaci dagli elettori per l’intensità e la qualità dell’impegno civico espresso per vent’anni al di fuori delle appartenenze di partito”.

“Noi, cosiddetti “moderati” della politica, in realtà solo nei modi, potremmo allearci, pur di raggiungere il fine di cui sopra, anche con il diavolo, inteso come le ali estreme delle forze politiche democratiche, purché a determinate condizioni: un programma di conduzione della città, preferibilmente proposto da noi, che sia coerente e in continuità evolutiva col nostro “Progetto Ravenna 2011-2016 per il buon governo dell’amministrazione comunale”, un candidato sindaco “civico” che si riconosca in questo programma, estraneo da sempre a tutti i giochi della politica e che viva da sempre del suo lavoro, a cui comunque non intendiamo sia assegnata nessuna etichetta politica, non di sinistra, ma neanche di destra”.

“Escluso il soliloquio, possiamo però confrontarci solo con chi, non avendo vincoli ideologici o statutari, ci può stare. Fermo restando che Lista per Ravenna è autonoma dai partiti, come ha sempre dimostrato, e non è parte di nessuno schieramento, il dialogo in corso, volto - come detto - a stabilire una base d’accordo programmatica e a definire l’identikit del candidato sindaco, non già ancora il nome, è stato finora proficuamente attivato, senza escludere nessuno, con la Lega Nord, per due ragioni sostanziali: ci è stato proposto con ampia apertura; è imprescindibile per costituire, numeri alla mano (che il PD conosce bene), una coalizione largamente in grado per se stessa di prevalere su ogni altra alternativa al PD. Dopodiché, massima disponibilità ad estendere la coalizione e a far posto nelle liste a quanti interessati. Deve però sapersi che la coalizione non potrà definirsi “di destra” o “di centro-destra”, non fosse altro perché non si vince costringendo il nostro candidato sindaco in qualsiasi recinto politico, né tanto meno di reduci della guerra fredda, bensì rivolgendosi a tutti i delusi o traditi o nauseati dal PD, superando ogni categoria dottrinale nel nome del prevalente interesse dell’amministrazione comunale al cambiamento in meglio”.

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