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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Elezioni Rsu dei dipendenti pubblici, la Cgil tiene la metà dei delegati in Comune

La Fp Cgil - spiega una nota - raccoglie la maggioranza praticamente nella totalità dei luoghi di lavoro sia in percentuale di voti che nel numero di delegati eletti. Negli enti locali l adesione media alla lista Fp Cgil è di oltre il 50%

Si è tenuto il voto delle Rsu nelle giornate del 3, 4 e 5 marzo in provincia di Ravenna. La Fp Cgil - spiega una nota - raccoglie la maggioranza praticamente nella totalità dei luoghi di lavoro sia in percentuale di voti che nel numero di delegati eletti. Negli enti locali l adesione media alla lista Fp Cgil è di oltre il 50% con punte del 72% nell'Asp faentina, del 74% nel Comune di Bagnacavallo e del 100% nei Comuni di Conselice e Massalombarda garantendo inoltre un'ampia maggioranza di delegati nei vari enti (9 delegati su 18 nel Comune di Ravenna, 7 su 12 in Provincia e nell'Unione Bassa Romagna, 6 su 12 nel Comune di Cervia, 4 su 5 in Asp faentina).
 

Nei Ministeri degli enti pubblici non economici, nella Agenzia fiscale per la prima volta sul territorio ravennate le liste della Fp Cgil sono il primo sindacato con un'adesione media del 32%, registrando delle punte di adesione del 44% all'Inps e del 60% in Commissione Tributaria. Per ultimo, ma solo per complessità, la difficile e inedita sfida che si è consumata nell'elezione della Rsu della neonata Ausl della Romagna: l'elezione ha portato al voto 6.938 lavoratori su 11.682 aventi diritto e ha consegnato alla lista della Fp Cgil la maggioranza dei voti nelle tre province con il 30% del consenso.


Commenta il segreterio generale Fp Cgil Alberto Mazzoni: "Il primo elemento di soddisfazione viene dall'affluenza al voto. In un momento politico in cui il sindacato in generale, e la Cgil in modo particolare, è attaccato direttamente da molti esponenti della politica e del Governo, accusandoci di essere soggetto di ostacolo alla modernizzazione del Paese o addirittura ostacolo allo sviluppo della nostra economia, registrare una partecipazione media al voto del 65% con punte in alcuni enti del 90/100% è la prima risposta che i dipendenti pubblici danno a una politica che vuole riformare unilateralmente il lavoro pubblico e ridurre i servizi. Questo dato assume un valore doppio se pensiamo che, solo pochi mesi fa, nelle elezioni politiche nella nostra regione abbiamo registrato un'affluenza al voto del 37%".

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